CatanzaroNelCuore, unificare giunta e consiglio

Catanzaro Politica
Il primo Consiglio Regionale della Calabria del 1970

"Prendiamo atto con soddisfazione di come si sia acceso finalmente il dibattito promosso da "Catanzaronelcuore" circa l'anomalia calabrese rappresentata dall'anacronistica "separazione" fra la Giunta e il Consiglio Regionale, inutilmente ubicati in luoghi diversi della Calabria. Al di la' delle varie posizioni che leggiamo sulla stampa, non sempre ordinate alla razionalita', quello che ci piace evidenziare e' l'indifferibilità che ormai si palesa di affrontare la questione". LO si legge in una nota del movimento civica "catanzaroNelCuore" che cosi' continua: "Sosteniamo da sempre e con convinzione che una Regione debba essere rappresentata in modo unitario tanto al suo interno quanto all'esterno, ciò che prevede un capoluogo forte e compiuto. E certamente a poco piu' di quarant'anni dalla creazione degli enti regionali non possiamo dire che tale compiutezza sia stata realizzata se e' vero, purtroppo, che il Consiglio Regionale - dopo solo 22 sedute tenutesi nel capoluogo naturale tra il '70 e il '71 - fu ben fu ben presto fatto traslocare in un'altra sede. E li' e' rimasto. Ma siccome i nodi vengono al pettine, oggi la riunificazione delle due istituzioni e' una questione di cui bisogna tener conto. Sempre che la Calabria ed i calabresi, e la sua politica in primis, abbiano raggiunto un livello di responsabilità e maturazione tale da non dover soggiacere ad alibi retrivi.

Partiamo da un dato certo: in Calabria - si legge - vi e' un'anomalia giacche' il Consiglio Regionale non e' ubicato nel capoluogo. Questa anomalia noi intenderemo evidenziarla fino a che non sara' eliminata. Allo scopo abbiamo raccolto migliaia di firme 6 anni fa, e addirittura per "smuovere le acque" e la pigrizia della classe politica locale ci siamo fatti promotori di un ddl che giace in Senato. Ma il colpo d'ala ancora non si vede; anche le esternazioni che leggiamo in queste settimane ci sembrano rasoterra e dall'orizzonte cieco. Se esiste un'anomalia, questa anomalia deve essere cancellata. Altrimenti ci si rende complici della stessa". "Ne' - si legge - e' accettabile brandire come bastoni politici i "fatti" di quarant'anni fa. Che furono eversivi. L'establishment mediatico, in cooperazione con i compromessi politici di destra e sinistra, ha tentato e tenta tuttora di far passare l'anomalia di Giunta e Consiglio separati come una faccenda ormai metabolizzata, anche per stemperare certi grumi di malumore e nevrosi imperanti in taluni ambienti campanilistici. Il fatto e' che i malpancisti ci saranno sempre, ma la questione e' un'altra: le anomalie vanno cancellate. Ne' ci convincono i "non possumus" di qualche politico che, in questa maniera, avversano l'auspicabile razionalizzazione istituzionale in Calabria.

Catanzaro - continua la nota - e' il capoluogo regionale e come tale non solo ha il diritto di pretendere lo svolgimento pieno del proprio ruolo, ma ha pure il dovere di farlo. E non solo per una questione di costi che, ancorche' importanti, non rappresentano a nostro parere il motivo principale della faccenda; e, comunque la si pensi, due sedi costano piu' di una (pare sia un fatto matematico!) ed il risparmio che si otterrebbe dalla riunificazione di giunta e consiglio potrebbe essere rivolto, ad esempio, all'eliminazione del ticket sanitario. C'e' poi la centralita' geografica di Catanzaro, oggi maggiormente esaltata dalle nuove infrastrutture viarie. Ma il rivendicare la compiutezza del capoluogo - scrive Cnc - e' un fatto che discende soprattutto da ragioni storiche che ne fondano lo status, oltre che da motivi di decoro istituzionale e di indubbia funzionalita' derivante dal ripristino della riunificazione fra Giunta e Consiglio, magari proprio all'interno della Cittadella, cosi' come previsto nel progetto originario. Il resto e' chiacchiera".