La segreteria provinciale Ugl sull’inadeguatezza dei fondi
"Questa Segreteria, facendo seguito alla risposta data dalla Direzione dell’Ente Parco Nazionale della Sila, con nota n° 6433 del 10.08.2011, a numerose Associazioni che, preoccupate per la situazione economica denunciata da questo sindacato, circa l’inadeguatezza dei fondi economici stanziati al Corpo Forestale dello Stato, Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale della Sila, per i servizi di sorveglianza all’interno dell’area protetta, previsti dall’art. 21 Legge 394/1991, Legge Quadro sulle Aree Protette, avevano portato agli occhi della pubblica opinione e dell’ente Parco medesimo la carente dotazione economica denunciata, con il presente comunicato stampa vuole portare a conoscenza che, con lettera di risposta alla sopracitata missiva della Direzione Parco, indirizzata al Direttore dell’Ente e alle Associazioni Ambientali, ha provveduto ad analizzare il quadro economico fornito a giustifica dal direttore dott. Michele Laudati, dimostrando, ancor di più quanto da questo sindacato già denunciato, ovvero, la totale inadeguatezza dei fondi economici messi a disposizione. - E' quanto scrive una nota della segreteria provinciale Ugl - Innanzi tutto, nella nota di risposta, questa Segreteria ha tralasciato di polemizzare circa le gratuite affermazioni fatte dal Direttore del Parco Nazionale della Sila, tra l’altro ex ufficiale del Corpo forestale dello Stato, in merito alle presunte carenze circa gli obblighi e i doveri del personale C.F.S. del C.T.A. della Sila, al comportamento di alcuni rappresentanti periferici del medesimo Corpo, che, secondo il Direttore Laudati, sono la negazione della vera storia del Corpo. Affermazioni che dimostrano ancor di più come, oltre che nei fatti, anche con le parole si cerchi di screditare le donne e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato.
Viceversa viene puntualmente contestato il quadro economico fornito a giustifica da parte della Direzione Parco. Difatti, dall’analisi dei dati di bilancio relativi agli stanziamenti anno 2010, viene dimostrato che le maggiori spese sostenute dalla Direzione, che hanno quasi totalmente prosciugato i miseri fondi di bilancio ad eccezione di un residuo di € 2873,64, sono dovute all’errata previsione dei fondi necessari a coprire le spese fisse e per l’effettuazione di un inutile servizio di vigilanza fissa, effettuato presso la Sede dell’Ente Parco.
Di contro, per quanto sopra, le affermazioni fatte dal Direttore Laudati nella missiva che si riscontra, con la quale afferma che, nonostante fosse stata prevista una somma di € 7000,00 per straordinario ne erano stati spesi solo 1.138,70 è strumentale e tendenziosa all’errato resoconto che si vuole maldestramente fare passare, come, altresì, per gli stessi motivi, l’affermazione di chiusura, con la quale si è evidenziato che le altre voci di spesa anno 2010 non avevano superato le assegnazioni effettuate dall'Ente. - continua la nota - Difatti, si ribadisce, che le maggiori spese sopra evidenziate sono state coperte con le somme che, secondo il Direttore Laudati non sarebbero state spese e per le quali, a suo dire, qualsiasi commento lascia il tempo che trova.
Il residuo di soli 2873,64 euro, pur ammettendo sia stato risparmiato dalla voce di spesa straordinario, equivale a circa 40 minuti di straordinario pro capite al mese che ha un controvalore di circa 4,00 euro al mese.
Diverso il discorso per i fondi dell’anno in corso.
Nella missiva di risposta, questo sindacato fa emergere l’inadeguatezza dei fondi stanziati. Difatti, con delle semplici proporzioni aritmetiche dello spesato al 31.07.2011 delle varie voci di spesa, viene dimostrata l’insufficienza di tali somme atte a garantire, non lo sperpero di pubblico denaro, ma la sussistenza di un pubblico servizio di sorveglianza all’interno dell’area protetta. Viene difatti evidenziato che i fondi per le spese fisse sono insufficienti e, tra l’altro, non tengono neanche conto delle spese per energia elettrica che, la Direzione Parco, non ha inteso pagare e per le quali l’ENEL sta provvedendo ad adottare i provvedimenti del caso (diminuzione potenza/interruzione erogazione energia). Circa detta inadeguatezza di fondi, viene chiesto al Direttore Laudati di dimostrare come sia possibile preventivare soli € 51.28 al mese per sei voci di spesa, luce, telefono, riscaldamento, spazzatura, pulizia locali e acqua, soli € 8.55 per ogni voce di spesa, quando è palesemente evidente che non bastano neanche per coprire le soli voci relative alla luce ed al telefono. - prosegue - Altresì viene evidenziato che i fondi stanziati per missione sono pressoché già esauriti e pertanto, gli interventi sul territorio, in quelle circoscrizioni dove, purtroppo, si registrano le carenze di personale, non saranno più garantite. Discorso diverso per le spese di carburante. Dette spese vengono difatti garantite, pressoché totalmente, da parte della Regione Calabria. Difatti, contro una spesa media di circa 28.000 euro, solo il 30 % viene spesato a carico dell’Ente Parco contro il 70 % a carico della Regione.
Questo sindacato contesta poi fermamente il dato fornito circa le spese di manutenzione automezzi. Difatti, il dato fornito dal Direttore Laudati nella sua missiva di risposta alle Associazioni è alquanto equivoco da interpretare. Il Direttore Laudati riporta quale spesa per detta voce al 31.07.2011 una somma di € 3.867,97, dimenticando però che in data 21.06.2011, circa due mesi prima, con missiva n° 4959, posizione VI/2 a sua firma, aveva comunicato al Corpo Forestale dello Stato che i fondi di tale voce di spesa erano esauriti. Da ciò, si evidenzia che è inesatto o il dato fornito con la missiva di cui sopra al Corpo forestale dello Stato o, viceversa, è inesatto il dato fornito alle Associazioni con la missiva che si riscontra.
Spetterà alla Direzione Parco comunicare quale sia il dato corretto come, altresì, spiegare come mai gli altri Enti Parco investano più sostanziose e confacenti somme per il servizio di sorveglianza.
Questo sindacato, infine, controbatte l’affermazione con la quale, la Direzione del Parco, scrive che la condivisione di queste notizie inadeguate e prive di fondamenta può essere la causa di un sicuro disservizio, dicendo che, semmai, il sicuro disservizio è l’inadeguatezza dei fondi messi a disposizione da parte della Direzione dell’Ente Parco".