La Diocesi di Crotone a Madrid per la Giornata della Gioventù
“Siate testimoni nel mondo della gioia di Cristo risorto”. Sono le parole di Papa Benedetto XVI pronunciate durante la celebrazione eucaristica che domenica scorsa ha concluso la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi quest’anno a Madrid, e che ha avuto come tema “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Circa 2 milioni di giovani, provenienti da ogni parte del pianeta, hanno partecipato a questo straordinario evento, voluto per la prima volta dal Beato Papa Giovanni Paolo II. E tra questi giovani c’erano anche quelli della diocesi di Crotone – Santa Severina che, guidati dai loro sacerdoti e diaconi e dai loro animatori, hanno avuto la possibilità di riscoprire la gioia di essere amati da Dio. I giovani pellegrini crotonesi, giunti dalle Parrocchie Sacro Cuore, Santa Rita e San Paolo di Crotone, da quelle di Le Castella, Cirò, Mesoraca e Rocca di Neto, hanno partecipato a diverse attività, tra le quali le catechesi svoltesi nella parrocchia di Santa Maria a Majadahonda, piccolo centro vicino la capitale spagnola, presso il quale sono stati accolti e ospitati. Le parole di Mons. Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, di Mons. Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, ed infine di Mons. Bregantini, arcivescovo di Campobasso -Boiano, sono state semplici, ma nello stesso tempo profonde e capaci di arrivare fino al cuore dei giovani. Alle catechesi erano presenti anche i giovani delle diocesi di Cesena, Rimini, Catanzaro, Rossano Calabro e Lamezia Terme. In particolare Mons. Bregantini, già vescovo di Locri-Gerace, che ha ricordato che per lui Crotone rappresenta “il suo primo amore”, rivolgendosi ai giovani calabresi ha detto di valorizzare la propria terra, impegnandosi anche nella politica. “E’ importante studiare- ha detto il presule trentino- e se è necessario, andate a studiare anche lontano dalla vostra terra, ma poi ritornate, la Calabria ha bisogno dei giovani”. Centro delle altre celebrazioni a cui i giovani hanno preso parte è stata Plaza de Cibeles, uno dei luoghi simbolo di Madrid, con al centro la fontana dedicata alla dea della fertilità e alle spalle Palacio de Comunicaciones, sede del comune ‘madrileño’. Emozionante e commovente il momento della Via Crucis con i Pasos, carri con statue provenienti da varie città della Spagna, paese in cui i riti della Semana Santa si svolgono con grande devozione, richiamando i riti che ancora oggi si svolgono in alcuni paesi della Calabria.
Il momento culminate della Gmg 2011 è stata la veglia di preghiera con il Santo Padre, tenutasi presso l’Aerodromo di Cuatro Vientos; è lì che i giovani hanno dato forza della loro fede, resistendo al violento temporale abbattutosi nella zona, dopo una giornata di gran caldo, e gridando a gran voce: “Esta es la juventud del Papa”. Una gioventù allegra, educata, rispettosa degli altri e dell’ambiente, e soprattutto speranzosa, nonostante le difficoltà di un mondo sempre più materialista. Una gioventù chiassosa, che passeggia tra le calles di Madrid, sventolando bandiere, cantando e scambiandosi doni; un cappello spagnolo scambiato con quello brasiliano sembra quasi rappresentare il passaggio di testimone: la prossima Gmg, infatti, si svolgerà a Rio de Janeiro. Una gioventù silenziosa, capace di ascoltare. E’ impressionante, infatti, il silenzio che caratterizza i più importanti momenti liturgici: dalla Via Crucis, alla veglia di preghiera col Papa, alla Santa Messa di chiusura a Cuatro Vientos. Ad una ‘madrileña’, incontrata su una delle tante linee della Metro che attraversano Madrid, qualcuno dice: “Vi abbiamo invaso una città”. E lei sorridendo, risponde: “E’ una meraviglia”.