Ambiente, ex assessore Greco risponde a Pugliano
In risposta alle dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano, interviene l’ex assessore Silvio Greco: “Godersi le ferie è l’invito, non proprio di cortesia, che l’assessore Pugliano mi rivolge mentre mi tranquillizza sul fattivo buon operato della Regione. Premetto che, cosciente dei miei limiti, devo ammettere di non essere dotato di sufficiente immaginazione da non vedere, almeno in parte, quello che in Calabria si sta consumando, e, dunque, venendo meno la possibilità di “godersi le ferie” – insieme a me molti calabresi e turisti – replico all’assessore ed ai zelanti compagni di coalizione, come solitamente ho in abitudine di fare, con dati di fatto.
Intanto constato che il Dr. Pugliano per la prima volta afferma che in effetti per il 2011 sono stati stanziati solo 12 milioni e non i 38 pubblicizzati con tanta enfasi, ma a dire dell’assessore, a causa della mia incompetenza amministrativa, non ho compreso che i 38 milioni sarebbero stati impegnati ed hanno riguardo ad un piano triennale sulla balneazione, e che, pertanto, nell’immediato 2011, è richiesto un impegno di spesa di 12 milioni pari al 30% dell’intero (38) quale acconto per l’inizio dei lavori che dovrebbero risolvere il problema fognario e depurativo calabrese.
Ora è anche possibile che io abbia poca esperienza amministrativa (del resto non ho mai ricoperto cariche di natura tecnica di tal natura) ma non così scarsa da non sapere cosa significhi “impegnare” dal punto di vista contabile, e, soprattutto, ho ben chiaro, e non è certo una fandonia, che nessun Comune può avviare interventi senza la totale copertura finanziaria. A dire dell’assessore invece un Comune può far partire una gara di appalto per la realizzazione di un’opera e stipulare il relativo contratto avendo a disposizione solo il 30% dell’importo complessivo dei lavori? A parte la fattibilità dell’azione l’assessore ci dice che tutti i comuni nell’anno in corso saranno destinatari del famoso 30%? Ancora l’assessore afferma di non avere avuto contezza al suo arrivo Regione degli interventi per 350 milioni della Giunta Loiero. L’affermazione è grave: l’investimento rientrava negli accordi di programma quadro sottoscritti dalla Regione con i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, e dimostra come la discontinuità amministrativa dell’attuale Giunta (non politica che sarebbe lecito) si è spinta sino ad ignorare lo stati dei lavori già avviati a fronte degli interventi programmati, con corrispettivo interamente impegnato.
Pur prendendo atto della contraddizione in cui cade l’assessore che mostra di conoscere la documentazione – dunque esistente – tanto da sapere che 205 milioni erano stati destinati ad investimenti programmati dall’ufficio del Commissario e 143 dalla Regione, può solo essere constatato che, avere, nella sostanza, ignorato quanto a tal proposito programmato fermando per un anno e mezzo l’erogazione dei fondi ai Comuni e, di conseguenza alle ditte esecutrici dei lavori, sia tra le cause del dissesto che ci impedisce di goderci le ferie.
Sulle infrazioni comunitarie e in relazione al sistema dei rifiuti calabresi è ben anomalo, come già ho avuto modo di sottolineare che l’assessore Pugliano se ne lamenti, visto che certo non sono dipese dalla mia neanche biennale attività e visto che l’attuale assetto amministrativo dell’assessorato (per come ripristinato dall’assessore) è in linea coerente con le scelte che hanno condotto alle sopra dette infrazioni e sconfessano l’inversione di tendenza che avevo cercato di imporre. (vedasi a tal proposito l’elaborazione, nel lontano 1998, dei “Piani Regionali per la depurazione, fognature e collettamento” per importi considerevoli (circa 560 milioni di euro) e “Piani Regionali per l’individuazione definitiva delle discariche di servizio agli impianti e pertanto la progressiva diminuzione delle discariche sul territorio regionale” ed in tema di impiantistica privata sui rifiuti il “Sistema integrato di smaltimento rifiuti Calabria sud per 257,65 milioni di euro degli impianti di Gioia Tauro, Siderno, Reggio Calabria, Rossano, Crotone e Sambatello”).
Infine ancora una volta l’assessore – ed in tali termini ha replicato ufficialmente al sottosegretario On. Belcastro senza alcuna considerazione del palese – ha l’ardire di parlare dei 18 milioni del II atto integrativo dell’APQ Tutela e risanamento ambiente persi, tentando nuovamente addossarmi sue responsabilità. Basti a tal proposito magari andare a leggere l’accordo di programma quadro tra la Regione Calabria, ed i quattro Ministeri interessati: sarà semplice constatare che la data ultima per la rimodulazione dei 18 milioni è il 31 dicembre 2010. All’epoca il nuovo corso politico ed amministrativo aveva avuto inizio da ben nove mesi”.
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