Le inadempienze amministrative mettono in ginocchio gli stipendi della polizia
"Come purtroppo accade in ogni fase di transizione, quasi sempre portatore di inevitabili disguidi ed imprevisti per gli utenti, il nuovo passaggio di gestione delle competenze stipendiali al M.E.F sta veramente mettendo in ginocchio le retribuzioni del personale di Polizia penitenziaria - è quanto dichiarano con una nota stampa Walter Campagna e Andrea Di Mattia, rispettivamente Consigliere Nazionale e Segretario regionale dell’UGL Polizia Penitenziaria.
Tali disguidi, per usare un termine eufemismo, rivestono una particolare rilevanza in quanto coincidono con un periodo storico in cui l'avversa congiuntura economica mette a dura prova le risorse finanziarie dei nuclei familiari.
Riscontriamo, pertanto, la mancata contabilizzazione e corresponsione degli assegni familiari al personale di diversi Istituti penitenziari della Calabria la cui consistenza, in taluni casi, si avvicinerebbe alle cifre necessarie per la copertura delle rate dei mutui contratti dagli stessi Poliziotti. - Continua la nota - Alla luce di quanto sopra esposto, ed in particolare della situazione segnalata presso il carcere di Cosenza, nella giornata di ieri una delegazione dell'UGL Polizia Penitenziaria formata dal Segretario Regionale e da un membro della Segreteria Provinciale di Cosenza Filato Francesco, si é recata presso la Ragioneria Territoriale Bruzia per fare il punto della situazione. A parte l'umanità e la disponibilità dimostrata dai dipendenti, anno rilevato, loro malgrado, il classico gioco dello scarica barile dove la R.T.S. reclamava alla Casa Circondariale di Cosenza la mancata consegna del cartaceo relativo alle pratiche pendenti, e con la controparte pronta a ribattere che l'invio era stato effettuato puntualmente per via telematica.
Insomma, un vero e proprio palleggiare dove l’unica vittima sacrificale sembra essere, come al solito, il Poliziotto Penitenziario che non si vede riconoscere quanto spettante".