Catanzaro. Domani messa in ricordo dell’11 settembre e del camping Le Giare
Il dolore, proprio come il sorriso, la solidarietà o la preghiera, è una di quelle cose che accomuna tutti i cittadini del mondo. E il dolore generato dalla violenza e dall’odio richiede una volta di più che il mondo sappia dare con ferma determinazione la sua risposta di fede, solidarietà e preghiera, anche nei momenti caratterizzati dal sorriso. Ecco perché, in un giorno così emblematico come l’11 settembre, anche la città di Catanzaro, che pure sta vivendo da ieri la sua tre giorni di festa e allegria, si stringe con la sua fervida partecipazione in occasione del decimo anniversario del drammatico attentato alle Torri Gemelle negli Usa, nel ricordo delle tante vittime della tragedia. Il ricordo di 2974 vite spezzate, per la precisione, e la vicinanza, anche, alla tante altre persone profondamente colpite negli affetti e nell’esistenza. Così domani pomeriggio, alle ore 15 nella Basilica dell’Immacolata, sua eccellenza monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, celebrerà una messa solenne, cui prenderanno parte le autorità istituzionali, con in testa i rappresentanti della Giunta guidata dal sindaco Michele Traversa. Il momento di preghiera e raccoglimento sarà l’occasione per tributare il giusto pensiero anche alle tredici vittime della sciagura avvenuta nel camping “Le Giare” di Soverato nella notte fra il 9 ed il 10 settembre del 2000, quando la furia di un mostro di acqua, fango e detriti venne giù col torrente Beltrame trascinando la struttura in mare. La cerimonia giunge nel pieno dell’annuale celebre appuntamento con la “Notte Piccante”, che quest’anno prevede tre giorni di manifestazioni culturali e ludiche. “Ma non c’è momento di divertimento e spensieratezza al mondo che possa e debba consentire di mettere in secondo piano la partecipazione vera e non formale alla sofferenza altrui – afferma l’assessore comunale alla Cultura ed al Turismo, Nicola Armignacca -. Anzi, la costante riflessione su come sia indispensabile rifiutare la violenza e la prevaricazione, e vivere la propria vita improntandola alla tolleranza ed alla civile convivenza, oltre alla presa di coscienza di cosa significhi per tante persone al mondo il dolore, la privazione, la disperazione, ci consentono di apprezzare ancora di più i momenti di serenità che ci vengono concessi e per mantenere i quali noi tutti dobbiamo sempre lavorare con convinzione”. “Viviamo con gratitudine e con gioia – dice il sindaco Michele Traversa – queste giornate di festa che mettono i catanzaresi vicini, uno al fianco dell’altro, per le strade e nelle piazze, ma con la mente fermamente rivolta a chi è stato ed è tutt’ora meno fortunato di noi, e necessita delle nostre attenzioni e della nostra preghiera”.