Lamezia Terme. Perchè la procura non procede al sequestro delle schede elettorali?
Riceviamo e Pubblichiamo.
"Sinistra Ecologia e Libertà solo pochi giorni fa ha accusato il consigliere Carlo Aiello di aver utilizzato la commissione elettorale per farsi campagna elettorale, lanciando delle oscure ombre sul corretto svolgimento delle elezioni quando ha affermato “si capisce allora meglio da dove vengono buona parte degli ottocento voti raccolti dal consigliere”. - Comunica una nota stampa di Antonello Iovane, candidato al consiglio comunale di Lamezia Terme - Alla luce di tali dichiarazioni invito la procura di Lamezia Terme a dare seguito alla mia denuncia sui brogli elettorali, ferma da un anno e mezzo nonostante la fase di indagini sia stata conclusa. Ricordo brevemente i fatti: durante le amministrative comunali del 2010 mi candidai alla carica di consigliere comunale e, dopo aver correttamente votato alla sezione n.17 ed aver assistito allo scrutinio delle schede, terminato con 11 preferenze alla mia candidatura, mi ritrovai zero preferenze nella sezione elettorale dove ho votato. La compagnia dei Carabinieri di Lamezia T., che ha raccolto le testimonianze, conclude le indagini dandomi ragione, il passo successivo sarebbe stato la richiesta al Ministero dell’Interno del sequestro delle schede elettorali. Come mai, però, è tutto fermo? Si sono svolte davvero delle elezioni regolari a Lamezia Terme? Dove son finiti quei voti? Una svista o son stati attribuiti ad altri consiglieri? Chi può essere certo che “l’inconveniente” non si è potuto ripetere in altre sezioni? Cosa ne pensa della vicenda l’assessore alla cultura Tano Grasso? Lei, principale fautore di “Trame”, Lei che ha sempre incoraggiato i commercianti ed i cittadini a denunciare l’illegalità e collaborare di più con la giustizia, quale è il suo pensiero? Ecco io non ho fatto nessuna passerella e nessun convegno, sono stato più realista e concreto, ho seguito il Suo consiglio ed ho presentato un esposto alla Procura di Lamezia Terme. Ma con quali risultati? Quello di essere lasciato solo in questa reale battaglia fatta solo per amore della legalità, visto che non è certo che sarei potuto diventare consigliere. La legge, però, è fatta per essere rispettata e chiedo il rispetto per il mio diritto di elettore e di candidato. Tutti, invece, dal mondo associativo e dai partiti, hanno preferito girarsi dall’altra parte perché a Lamezia queste cose è normale che capitino!"
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