Ospedale Trebisacce, Grande: “Scongiuriamo il baratro sanitario”

Cosenza Salute

In vista della Conferenza dei sindaci prevista per il 19 Settembre, momento cruciale della battaglia per salvare le sorti dell’ospedale “Guido Chidichimo” di Trebisacce, le forze politiche danno voce alla loro – unanime – opinione ed esprimono il loro dissenso riguardo la drastica decisione della Giunta regionale che prevede il declassamento del nosocomio a “Punto di Primo Intervento”. Per Futuro e Libertà per l’Italia è Michele Grande a ribadire l’importanza logistica della struttura che garantisce assistenza sanitaria a una notevole fetta di cittadinanza: “La dequalificazione dell’ospedale di Trebisacce – afferma il segretario del FLI di Villapiana e membro del coordinamento provinciale per Cosenza – porterebbe i comuni dell’Alto Jonio a sprofondare in un baratro sanitario senza precedenti. Più di 60mila persone si troveranno impossibilitate ad usufruire di una struttura ospedaliera nel raggio di 100 chilometri: è impensabile privare un’area così vasta della necessaria assistenza medica, chirurgica e cardiologica. Una situazione disastrosa che comporterebbe un’ulteriore riduzione del rapporto posti-letto per abitanti e che va evitata nella maniera più assoluta. ”

Grande fa appello, inoltre, al sindaco di Trebisacce, alle forze politiche di maggioranza ed opposizione dei comuni limitrofi e alle associazioni affinché i prossimi incontri previsti non portino a nuove fumate nere: “Il Comprensorio ha un bisogno estremo del ‘Chidichimo’. Ci auguriamo un’azione decisa e tempestiva che venga accolta e non snobbata dai vertici regionali come le manifestazioni di circa un anno fa, che videro addirittura il blocco della SS 106”.

Dello stesso avviso il segretario della sezione FLI di Trebisacce, Giandomenico Amodeo: “È necessario agire nell’immediato e remare nella stessa direzione perché ulteriori nulla di fatto porterebbero a conseguenze tragiche per il nostro territorio. Serve lo sforzo di tutti al fine di evitare il tracollo sanitario in cui la Giunta regionale vuole riversare l’Alto Jonio Cosentino.”