Associazioni crotonesi aderiscono alla “Marcia Perugia-Assisi 2011”
Il Circolo “Ibis” di Legambiente e l’Associazione Bene comune aderiscono alla marcia “Per la pace e la fratellanza tra i popoli” 2011 Perugia-Assisi e vi parteciperanno con una loro delegazione.
Le due associazioni, intenzionate ad avviare una proficua collaborazione per le attività future, hanno deciso di partire da un evento dalla grande valenza quale la marcia Perugia-Assisi che giunge proprio quest’anno alla cinquantesima edizione.
Era, infatti, il 24 settembre del 1961 il giorno in cui Aldo Capitini, denominato il “Gandhi italiano”, guidava la testa del corteo della prima marcia per la pace e fratellanza tra i popoli. Con un gruppo che vantava altri intellettuali e personalità del mondo della cultura come Norberto Bobbio, Italo Calvino, Guido Piovene, Renato Guttuso e Giovanni Arpino.
Dopo 50 anni di attività migliaia di giovani, associazioni, istituzioni ed enti locali provenienti da tutta Italia e dall’estero raccolgono l’eredità di Capitini per rinnovare la mobilitazione affinché vengano riconosciuti diritti ad ogni individuo e cessi qualsiasi forma di repressione della voglia di libertà e democrazia che sta crescendo in molti paesi, come insegna in questi mesi l’esperienza della Primavera araba.
Con la partecipazione alla marcia Legambiente Crotone e l’associazione Bene comune intendono ricordare la stretta relazione tra utilizzo delle risorse e pace.
L’accesso equo e solidale alle risorse naturali, nonché lo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, rappresentano i capisaldi di un mondo migliore fondato sul rispetto reciproco, sulla preservazione del Pianeta e sulla nonviolenza.
Perché la pace è il Bene comune per eccellenza a cui ciascun essere vivente ha diritto.
Legambiente e Associazione Bene comune invitano, quindi, tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi parrocchiali e le scuole del territorio a prendere parte alla marcia per avviare sotto la stessa bandiera una proficua collaborazione per un futuro migliore.
L’invito ad aderire alla marcia è, infine, rivolto alle istituzioni provinciali e locali proprio a sottolineare che la pace si può costruire a partire dal territorio e solamente con la partecipazione di tutti i cittadini, concetto ben espresso già dallo stesso Capitini. Come scrive un gruppo particolarmente ampio e significativo di Sindaci, Presidenti di provincia e di Regione nella “Lettera aperta” con cui invitano tutti i colleghi a prender parte alla marcia: “La via della pace e dello sviluppo passa dunque per le nostre città e per i programmi di solidarietà e cooperazione che riusciremo ad alimentare contro la miseria, le guerre e le violazioni dei diritti umani, per la difesa dei beni pubblici globali, per la legalità e la giustizia, che costruire un’Europa e un Mediterraneo di pace in un mondo più giusto per tutti”.