Elezioni, Ceravolo: Il loierismo è una sciagura contingente
Laureana di Borrello | Conclusi i movimenti del centro-sinistra con la chiusura delle primarie e il delinearsi di quelli che saranno gli schieramenti politici per le prossime elezioni regionali, abbiamo voluto incontrare, per delle valutazioni di carattere generale, il Sindaco di Laureana di Borrello, Domenico Ceravolo, prima di entrare nel vivo della campagna elettorale, che, come ormai noto, concorrerà per un posto in parlamento regionale, candidato nelle fila di IDV che sostiene Callipo Presidente.
D] Dopo due elezioni a consigliere provinciale per Reggio Calabria con i DS, chiediamo a Ceravolo, il voto disgiunto, al Senato PD, alla Camera Sinistra Arcobaleno, per richiamare alla necessità di una sinistra unita, oggi da dove nasce questa scelta diversa. E' una sinistra ancora disunita, è l'IDV la sola a dire cose di sinistra o è una scelta contro la politica di Loiero in questo mandato?
R] La sinistra non esiste più. Gli ultimi riferimenti ideologici muoiono assieme all'esperienza del PDS. E non è colpa del muro di Berlino, alibi per gli ignavi della politica, ma della incapacità di una classe dirigente a leggere la geografia delle nuove classi sociali. Loiero non può comportare scelte di vita, seppur contrarie, per nessuno. Il loierismo è una sciagura contingente. Le nuove generazioni lo spazzeranno definitivamente via, ma dobbiamo iniziare noi. E la forza d'urto delle scelte politiche di IDV rappresenta l'unico strumento.
Callipo dice che buona parte del PD è con lui e anche molti elettori del PdL lo sosterranno, decidendo di rifiutare l'offerta della vice presidenza regionale offerta da Loiero per un accordo che avrebbe chiuso quasi certamente la partita. La Calabria ha bisogno di personaggi prestati alla politica o dovrebbe essere la politica a riappropriarsi della Calabria?
Non dovrebbe esistere una casta politica di talché chiunque vi entri dal di fuori debba essere considerato un "prestato". Fare politica è un diritto-dovere di tutti. Il PD rappresenta la logica conseguenza della politica della casta. Un gruppuscolo di uomini, sempre quelli, si è impossessato del voto degli elettori di sinistra per fini che non interessano la collettività. Ecco perché l'emorragia dei voti dalla sinistra verso IDV è inarrestabile. La Calabria ha bisogno che la politica, quella vera, se ne appropri. Sino ad ora se ne sono appropriati i politici non la politica.
Entrando nello specifico del territorio Pianigiano, si è assistito alla fine di lunghissime trattative ad un riordino della sanità che non ha riordinato nulla, partendo dalle postazioni di guardia medica, all'ospedale unico che ancora si discute dove dovrà sorgere. Vista la determinazione con cui ha portato avanti l'impegno di presidente del comitato dei Sindaci, esiste secondo lei la volontà di porre fine al caos sanità in Calabria e specificatamente nella Piana?
Ne dubito. Prima la Giunta Chiaravalloti, con un ruolo importante di Scopelliti, poi Loiero, hanno devastato La Piana e l'intera Provincia e non solo nel campo della Sanità. La Piana rappresenta la figlia povera della politica regionale. Gli elettori occorre che riflettano sull'abbandono in cui versiamo e, una volta scelto il colore, che votino per gente che abbia a cuore le sorti di questo territorio. Sino ad ora il diritto alla salute dei pianigiani, come della gente della locride, ha subito violenze quotidiane, con tagli a servizi essenziali e mortificazione del personale sanitario tutto. A Palmi, Oppido Mamertina e Taurianova la sanità è solo un ricordo. Mentre Gioia Tauro e Polistena reggono all'urto di una richiesta sanitaria solo grazie alla abnegazione di Medici ed infermieri. L'ospedale nuovo mi sa di inganno per tempi e servizi proposti.
E' chiaro che la Calabria ha bisogno di un modo ordinario e strutturale di progettare il suo rilancio, partendo dalle risorse endogene da sempre inutilizzate, abbandonando l'estemporaneità, ma intanto si è permesso nella Piana il termovalorizzatore, il suo raddoppio, la perenne emergenza rifiuti, il rigassificatore. Con il miraggio del lavoro, avremo anche qualche centrale nucleare?
A differenza di IDV, nessun altro partito che mira al governo della Regione ha ancora detto in maniera chiara e senza equivoci che non permetterà la costruzione di centrali nucleari in Calabria. E di fronte alla indicazione di già di ben tre siti da parte del governo nazionale tutto tace.
L'ambiente è stato devastato. Il porto, anziché produrre benessere ed occupazione ha prodotto inquinamento. Intere popolazioni respirano agenti inquinanti. La tutela dell'ambiente è, per il nostro territorio, la vera emergenza. Salute, agricoltura e turismo saranno le serie vittime di un sistema se non si pone un freno alla colonizzazione da parte dei colossi energetici mondiali.
Vista la vacatio rappresentativa dell'intero territorio pianigiano sia in ambito provinciale che regionale, quali punti avranno maggiore attenzione da una sua eventuale elezione?
La Calabria è terra di diritti negati. Dalla salute allo studio, dal lavoro alla sicurezza, tutto ci è negato. Ed in un contesto in cui il governo nazionale è interessato solo al progresso del Nord e che non vede mafia, corruzione e malcostume. Non esiste un punto di "maggiore attenzione", l'impegno deve essere a 360 gradi con doveri per il politico che siano nuovi e certi e non improbabili. Se penso alla disperazione degli agricoltori che non trovano mercato, ai malati che devono emigrare per farsi curare, ai nostri ragazzi che scappano alla ricerca di un futuro decente, non posso non dire che tutto, proprio tutto è precario. Ma sono ottimista. Le nuove generazioni si stanno preparando. Ed io lavorerò per fargli trovare terreno fertile.
di Salvatore Larocca