Oliverio incontra delegazione di ricercatori del Cnr di Mangone
Il Presidente Mario Oliverio ha incontrato stamane in Provincia una delegazione di ricercatori dell’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR di Mangone.
Quest’ ultimi hanno prospettato la problematica relativa alla revoca della delibera di Giunta Regionale n. 390 del 01/09/2011, e resa nota in data 20/09/2011, che ha quale effetto, a partire da oggi, l’impossibilità di erogare, in regime di convenzione e sopperendo alle carenze del Sistema Sanitario Regionale, prestazioni diagnostiche altamente specialistiche alla popolazione del territorio.
Ciò- hanno informato i ricercatori- ha immediatamente già generato un forte disagio per i tanti pazienti affetti da malattie altamente invalidanti quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer, malattie cardiovascolari, neuropatie periferiche su base genetica, che non possono più accedere all’importante servizio.
Tale provvedimento-ha messo ancora in evidenza la delegazione- ha inoltre prodotto l’ulteriore effetto per l’Isn Cnr di non fornire i necessari dati e campioni biologici al fine di condurre le importanti attività di ricerca avviate e non contribuire al sistema ricerca nazionale.
Di più, come fatto infine presente ad Oliverio: a fronte della circostanza richiamata dell’impossibilità attuale di garantire le prestazioni in convenzione con la Regione Calabria ai pazienti calabresi, per contro, paradossalmente, continuano ad essere garantite le prestazioni ai tanti pazienti in cura presso strutture sanitarie nazionali.
“ La revoca della convenzione all’ISN è un atto che ha gravi implicazioni per il diritto alla salute dei cittadini. L’Istituto svolge una funzione importante di supplenza alle carenze del sistema sanitario regionale ed è un riconosciuto punto di eccellenza a livello nazionale ed internazionale” dichiara il Presidente Oliverio dopo l’incontro, proseguendo:
“ Ho chiesto formalmente, con una lettera, al Presidente Scopelliti di procedere all’immediata revoca della delibera con la quale si interrompe il regime di convenzione per garantire la continuità di una prestazione essenziale per tantissimi cittadini affetti da malattie quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer, malattie cardiovascolari, neuropatie periferiche su base genetica. La qualità delle prestazioni dell’Istituto di Scienze Neurologiche di Piano Lago è dimostrata anche dal fatto che per ottenerle vi sono liste con tempi d’attesa di alcuni mesi. Il problema, semmai, dovrebbe essere quello di potenziare il servizio, piuttosto che interromperlo.”
“La Regione- afferma ancora il Presidente della Provincia di Cosenza- dovrebbe avere interesse a potenziare servizi come quello di Piano Lago per qualificare il sistema delle prestazioni sanitarie, evitare il ricorso alla emigrazione fuori regione per dette prestazioni specialistiche e utilizzare al meglio professionalità eccellenti evitando di inserire logiche campanilistiche di trasferimento della struttura, le cui conseguenze sarebbero quelle di disperdere il patrimonio di professioni e risorse umane e culturali consolidato anche in considerazione del fatto che gli operatori si sono già dichiarati indisponibili a trasferirsi altrove. E’ paradossale che una struttura di eccellenza che attrae domanda da centri importanti fuori regione quali il ‘Besta’ ed il ‘San Raffaele’ di Milano, il Policlinico Universitario di Bari, quello di Ancona e tante altre strutture di riconosciuta qualità a livello nazionale ed europeo venga posta in questa situazione di smobilitazione costringendo i nostri concittadini ad emigrare.”
“ Tale problematica, per l’importanza che assume per il nostro territorio- annuncia infine Oliverio-, sarà oggetto di una riunione del Consiglio Provinciale che abbiamo convocato per lunedì prossimo”