Nuovo ospedale di Cosenza. Oliverio: qualunque sito va bene ma va fatto in città

Cosenza Salute

Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha preso parte nel pomeriggio di ieri alla seduta delle Commissioni consiliari Sanità ed Urbanistica del Comune di Cosenza, riunite in maniera congiunta dai presidenti Maria Teresa De Marco e Davide Bruno: alla base dell'incontro lo studio di fattibilità del nuovo Ospedale del capoluogo, illustrato nei dettagli tecnici dal responsabile del procedimento, Pasquale Gidaro, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto.

Presenti anche, tra gli altri, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza Achille Gentile e il dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture della Regione Luigi Zinno.

“Una premessa è necessaria per sgombrare il campo da strumentalizzazioni ed incomprensioni: la convinzione che occorra costruire un nuovo ospedale anche a Cosenza è contenuta nel mio programma elettorale. Lo studio di fattibilità è stato commissionato un anno fa, non esistono intenti elettoralistici” ha affermato in apertura del suo intervento il Presidente Oliverio che ha tenuto a ringraziare i consiglieri per l'invito a partecipare alla seduta, nonché il sindaco Occhiuto.

“Come noto - ha evidenziato Oliverio - lo studio di fattibilità è stato prioritariamente oggetto di illustrazione al sindaco di Cosenza, con il quale ho inteso aprire un confronto, prima ancora che si procedesse ad acconsentire ad altre richieste di incontro. Si tratta di uno studio che non muove rispetto ad una sola indicazione; che si tratti del sito di Vaglio Lise, del vecchio Ospedale, di altre soluzioni, l'unico vincolo è stato quello di muoversi dentro il perimetro della città capoluogo”.

“Non c'è stata quindi una indicazione secca; è stata richiesta quella che, con oggettività, fosse meglio rispondente alla attuali e future condizioni e circostanze, essendo un investimento di lunga durata, proiettato nel futuro. Non sono innamorato di nessuna impostazione rispetto al sito".

"Lo studio di fattibilità, che dà un quadro rispetto al nuovo ospedale, è l'approccio migliore, il modo per fare le scelte più rispondenti per realizzare una infrastruttura di questa portata” ha precisato il Presidente che ha ribadito come in presenza di una scelta di sito diverso dall'Annunziata, la stessa struttura sarà riutilizzata.

L'Annunziata sarà una “Cittadella della salute” - ha detto - tutto ciò che è sparso nella città in quanto a servizi sanitari, verrà riorganizzato attraverso un progetto di riuso e riqualificazione del nosocomio. Nell'Annunziata ci sono già investimenti, in strumentazione tecnologica, pronti perché si possa partire con questo progetto che permetterà di realizzare a Cosenza un modello nuovo ed originale per il Paese. Oggi tutti si scarica sugli ospedali: questo non è un modello appropriato per la cura e tutela della salute. Realizzare una cittadella della salute significa avere una struttura che è luogo di riferimento per la popolazione, che filtra, un modello avanzato ed integrato dei servizi per una utenza vasta”.

“Ritengo che dobbiamo fare un investimento che punti a realizzare una struttura moderna- ha sottolineato ancora Oliverio- , capace di essere adeguata in prospettiva, suscettibile di aggiunte nei suoi moduli, vicina alle esigenze dei cittadini, umana. Stiamo parlando di un hub provinciale e regionale, che attrae per la qualità delle prestazioni, che deve essere inserito in un sistema di accessibilità”.

“Abbiamo collocato questa scelta nell'ambito della programmazione di risorse rilevanti - ha poi aggiunto Oliverio - Le risorse sono una opportunità che abbiamo - ha concluso il Presidente della Regione - occorre investirle. Dobbiamo utilizzare i primi mesi del 2018 per avviare la fase progettuale, per poi andare avanti in vista della gara definitiva. Sono convinto che questa provincia abbia diritto ad avere una moderna struttura ospedaliera. Ho disponibilità piena e apertura verso il confronto, ma ciò non deve diventare una discussione permanente, allungata a dismisura. Su questo punto non voglio arretrare neanche di un millimetro ed andare avanti in modo determinato. Credo sia interesse di tutti portare a buon fine un'opera per la quale sono mature le condizioni perché venga realizzata”.