Ferrovie. Dal 5 ottobre soprressione del tratto Crotone-Roma
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’Assessore del comune di Cutro Gaetano Squillace
“Da un comunicato stampa, pubblicato sul sito delle Ferrovie dello Stato, ho appreso dell’ennesimo taglio che la nostra provincia subisce nel giro di pochi mesi. L’ultimo collegamento diretto che unisce la città pitagorica con la capitale d’Italia sarà soppresso definitivamente. Dal prossimo 5 Ottobre il collegamento ferroviario Crotone – Roma Termini delle ore 18.37 e il Roma Termini – Crotone delle ore 23.30 non sarà più effettuato. Mentre nelle regioni del Centro e del Nord Italia, gli investimenti infrastrutturali sulla rete ferrata, permettono dei collegamenti con treni ad alta velocità che raggiungono i 300 km orari, al Sud giorno dopo giorno assistiamo a continue soppressioni e disservizi fatti ad hoc, favorendo sempre più il trasporto su gomma, producendo maggior inquinamento e maggiori rischi dovuti alla carenza infrastrutturale delle nostre strade, ed in particolare della Statale 106 già nota come Strada della Morte, ed favorendo il trasporto aereo, questo però fin quando le compagnie ne traggono vantaggi economici o ne ricevono finanziamenti. Questa Politica priva d’interesse da parte di Trenitalia, oltre a penalizzare l’utenza con la riduzione dei servizi, penalizza le alternative di trasporto dei viaggiatori. Perseguendo questa strada, si va sempre più verso una monopolizzazione del trasporto su gomma o aerea, con conseguenti aumenti dei costi dei biglietti che l’utenza dovrà sopportare. Il totale disinteresse al problema, che dura ormai da decine di anni, dalla politica, dalle istituzioni e dalle forze sindacali del luogo è l’ennesima beffa che il territorio crotonese è costretta a subire. Vorrei ricordare, che il tratto di Ferrovia Jonica, che va da Melito Porto Salvo fino a Sibari, da quando è stato realizzato, intorno alla fine dell’ ‘800, è stato oggetto solo ed esclusivamente di interventi di manutenzione ordinaria, per il resto, la creazione nelle stazioni di sottopassaggi stretti e piovosi all’interno, la mancanza dei servizi essenziali, toilette e pensiline per potersi riparare dalla pioggia (nelle stazioni minori della ferrovia Jonica), l’installazione di tele-indicatori non sempre funzionanti, la presenza soltanto nelle stazioni principali di macchinette self-service obsolete di terza o quarta mano, rispecchiano pienamente il disinteresse che le Ferrovie dello Stato prima e Trenitalia dopo hanno e continuano ad avere nei confronti del nostro territorio. Negli ultimi anni, Crotone e l’intera Provincia hanno pagato un prezzo troppo caro e non possiamo permetterci di subire ancora. Basta pensare che i tagli e le soppressione dei treni hanno ridotto talmente tanto l’utenza, che l’unico bar-edicola presente nella stazione di Crotone ha dovuto chiudere i battenti.”