Alluvione Vibo: finalmente lo sblocco edilizio
Si è svolta oggi Vibo Valentia, una conferenza stampa del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti per discutere del rischio idrogeologico e delle problematiche urbanistiche ed edilizie nel territorio vibonese negli anni successivi all’alluvione del 2006. La Regione ha adottato un provvedimento che permetterà lo sblocco dell'edilizia in diverse zone interessate dal cosiddetto “Piano Versace”. Gli uffici del Comune e le imprese potranno ora conoscere le zone in cui sarà possibile edificare e quelle in cui sono in vigore vincoli. Il provvedimento sarà possibile grazie ad una commissione di tecnici che ha valutato positivamente lo studio effettuato da due esperti che in precedenza erano stati nominati per prendere in esame i rischi idrogeologici esistenti sul territorio.
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Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, è intervenuto questa mattina a Vibo Valentia in occasione della emissione del parere tecnico finalizzato allo sblocco del settore edilizio del Comune di Vibo Valentia a seguito degli eventi alluvionali di luglio del 2006. Il provvedimento ufficiale – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - è stato firmato e consegnato dallo stesso Presidente Scopelliti, nella qualità di Commissario Delegato per l’emergenza alluvione 2006, al Sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino e permetterà lo sblocco dell’edilizia fermo da tempo. Tenuto conto delle rilevanti problematiche di carattere urbanistico ed edilizio, venutesi a determinare per effetto dell’alluvione del 2006 e della necessità di individuare le aree del proprio territorio da sottoporre a misure di salvaguardia, il Comune di Vibo Valentia aveva conferito un incarico per la redazione di uno studio finalizzato ad accertare le condizioni di pericolosità e di rischio residuo (idraulico e da frana). Tale studio è stato trasmesso successivamente al Commissario Delegato. Gli uffici regionali del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria e la Struttura del Commissario Delegato, hanno valutato come perseguibili due scenari di utilizzo dello studio elaborato dal Comune di Vibo Valentia. Il primo prevede il ricorso esclusivamente a procedure ordinarie, avviando presso l’Autorità di Bacino l’iter di approvazione delle nuove perimetrazioni di rischio idraulico e da frana. Il secondo prevede, parallelamente all’avvio delle attività suddette, l’attuazione di un iter procedurale, in continuità con i provvedimenti straordinari adottati nella gestione commissariale, ma in grado di rendere lo studio immediatamente utilizzabile da parte del Comune di Vibo Valentia.
Per l’attuazione della strategia prescelta, il Commissario Delegato, ha stabilito di acquisire un parere tecnico sullo studio elaborato dal Comune di Vibo Valentia ed, al riguardo, ha conferito incarico congiunto al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Lavori Pubblici Giovanni Laganà, ed a Pasquale Fabio Filianoti, docente di Infrastrutture Idrauliche presso l’Università di Reggio Calabria. Le analisi effettuate confermano la validità dello studio in merito alla generale rispondenza ai criteri generali dettati dell’Autorità di Bacino Regionale. Lo studio, pertanto, sarà utilizzato dal Comune di Vibo Valentia per la valutazione di compatibilità delle richieste di autorizzazione urbanistiche ed edilizie, con le indicazioni contenute nel relativo parere tecnico. Per le aree già perimetrate a rischio R4, R3, R2 ed R1 del PAI Calabria, per i rischi alluvione e frana, permane la vigenza delle relative norme tecniche di attuazione e misure di salvaguardia. Il processo portato avanti dalla Regione descrive un eccellente esempio della politica a “costo zero” della spesa pubblica, perché gli investimenti privati nel settore edilizio sono oggi nuovamente possibili, con tutti i riflessi positivi che ciò comporta su un indotto talmente vasto da poter fare da volano all’economia di tutto il Comune di Vibo Valentia. “Finalmente abbiamo risolto un problema importante per la città di Vibo Valentia – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - dopo l’alluvione del 2006 si era bloccato tutto il comparto dell’edilizia, con il provvedimento che ho firmato si va verso una riapertura di questo settore, che permette di rimettere in moto l’economia della città. Si tratta di un provvedimento atteso – ha aggiunto il Governatore Scopelliti - e a costo zero per la politica, portato avanti da una classe dirigente attenta alle problematiche del territorio ed in grado di dare risposte concrete. In questo caso ha prevalso il gioco di squadra con la Regione che ha coordinato tutta una serie di attività che hanno visto protagonisti anche gli altri enti locali. Sono contento perché - ha concluso il Presidente Scopelliti - era uno dei problemi che il Sindaco D’Agostino mi poneva in tutti gli incontri che abbiamo avuto finora e che francamente, rappresentava era una esigenza primaria della Città. Qualcuno mi ha detto che per Vibo Valentia si tratta di una giornata storica”. Nel corso della conferenza sono intervenuti anche l’Assessore regionale al Lavoro e formazione, Francescantonio Stillitani ed il Sottosegretario regionale alla Protezione Civile Franco Torchia. “Oggi risolviamo un grande problema – ha dichiarato Stillitani - e diamo la possibilità alle imprese e ai lavoratori del comparto dell’edilizia di riprendere l’attività”. “Con Scopelliti come Commissario Delegato – ha affermato il Sottosegretario Torchia – abbiamo avuto un’accelerazione sull’iter, superando ogni problematica. Si apre quindi una nuova fase per Vibo”. “E’ stato un impegno diretto e di grande responsabilità – ha aggiunto il Dirigente Generale del Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Giovanni Laganà - con un lavoro intenso ed in piena sintonia anche con i tecnici del Comune di Vibo, con i quali abbiamo condiviso tutte le scelte”. Alla conferenza erano presenti, inoltre, il Prefetto di Vibo Valentia Luisa Latella, il Sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino, i Consiglieri Regionali del Vibonese Alfonsino Grillo e Nazzareno Salerno ed il Senatore Francesco Bevilacqua.