Comune Cosenza: al via la Terza edizione di Teatrando si impara
Tre anni fa, quando Dora Ricca decise di ‘inventarsi’ qualcosa per formare una platea teatrale che in Calabria andava svuotandosi, l’istinto le suggerì “Teatrando si impara” pensando ad una vera e propria scuola di vita, ciò che è stato ed è il teatro per lei insomma. Oggi, presentando la terza edizione del progetto al quale l’Amministrazione Occhiuto dà un seguito, ha ritrovato nella decostruzione del titolo – operazione con la quale l’assessore Marina Machì ha referenziato l’iniziativa – il senso complessivo di questa sua ‘creatura’, nata quasi in sordina nel 2009 per conquistare una platea per molti versi difficile, quella dei giovanissimi, dagli infanti agli adolescenti. I numeri – che in questo caso nulla hanno di freddo – la dicono già lunga, perché oltre seimila presenze ad una rassegna di spettacoli che porta la scuola a teatro e il teatro a scuola, in uno scambio interattivo costante, sono chiaro segnale di un successo che premia impegno e qualità.
In quel “teatrando si impara” Marina Machì la legge tutta questa inter-azione. “Teatrare non è il semplice andare a teatro, dove lo spettatore può essere anche passivo; utilizzato al gerundio, poi, indica una continuità d’azione che rimanda all’inizio di un viaggio”.
È al viaggio nel teatro, complessivamente inteso, che anche quest’anno vengono chiamate le scuole cosentine, lasciandosi nuovamente coinvolgere in un percorso che da ottobre e fino ad aprile accompagnerà spettatori dai 3 ai 18 anni, con spettacoli che il teatro e le sue tecniche li analizzano a fondo: parola, pantomima, burattini, pupazzi, musica. Sarà anche un modo di approcciare le problematiche quotidiane. È il caso, solo per citare un esempio, della famiglia Zerbini, creata da Gianni Rodari che, con quanta lungimiranza, disegnava già lo scenario futuro della raccolta differenziata. Era il miglior mondo possibile quello che Rodari immaginava per i bambini, oggi “il nostro grande obiettivo – ci ricorda l’assessore Machì - è quello di fare incontrare scuola e territorio”. Come dire, costruiamolo insieme quel migliore mondo possibile.
Marianna Bozzo, vivace coordinatrice del progetto, passa in rassegna i tanti titoli – sono 14 per 60 repliche (al momento) - che andranno in scena tra Morelli e teatro dell’Acquario. Dal pluripremiato ‘Giufà e il mare” sino a nuovissime produzioni come “Moby Dick”, passando attraverso classici del teatro dell’infanzia, l’interattivo per eccellenza “Cappuccetti colorati”, ed una opportuna affacciata sul teatro del Novecento.
“Lavorando per i ragazzi – sottolinea Dora Ricca – ho scoperto un mondo che ha meno filtri culturali, nel caso dei più piccoli nessuno, con la disponibilità dunque a conoscere, apprendere, farsi conquistare”. Il settore educazione partecipa con particolare motivazione a questa iniziativa, la traduce il dirigente Luigi Bilotto quando dice “non dobbiamo solo soddisfare le richieste materiali delle scuole ma anche contribuire ad attività che poi diventano delle vere e proprie unità didattiche”. Ed è vero, “Teatrando si impara” si è ormai inserito nella programmazione di molte scuole, sposandone bene la tempistica grazie ad una organizzazione che nel tempo si è affinata. Le scuole conoscono già l’offerta per il nuovo anno, grazie ad un lavoro quotidiano di contatti e di incontri, rassicurate da un biglietto da visita importante che è quello dell’Amministrazione comunale.
“Siamo ben lieti di continuare a sostenere il progetto che, nel tempo renderemo ancora più organico”, auspica Marina Machì, impegnata con molta determinazione nella dimensione del fare. Teatrando si impara anche ….a fare la fila, ad abbassare il volume. I progetti educativi dell’assessorato alla formazione della coscienza civica si incontrano e si integrano. Per divenire cittadini attivi.