Terminato il “Premio Provincia di Crotone 2011”
Nell’incantevole cornice del Castello normanno di Santa Severina, lunedì 26 alle ore 19.00, si è svolta la terza ed ultima tappa del “Premio Provincia di Crotone 2011”. Il riconoscimento è stato assegnato quest’anno a Carmine Abate, lo scrittore originario di Carfizzi, considerato dalla critica “una delle voci più interessanti e autorevoli del panorama letterario italiano”. In apertura di serata il sindaco, Diodato Scalfaro, presente alla manifestazione con il vice sindaco Comito e con gli assessori Antonio Misiti ed Antonella Parisi, ha ringraziato l’amministrazione provinciale per l’attenzione dedicata alla “capitale” del turismo culturale crotonese. Subito dopo l’assessore provinciale alla Cultura Giovanni Lentini ha sottolineato l’importanza del Premio assegnato a Carmine Abate. “Si tratta -ha detto Lentini- di uno dei figli più illustri della nostra regione. La ripresa del Premio da parte dell’amministrazione guidata dal presidente Stano Zurlo rappresenta il primo tassello, a cui tanti altri se ne aggiungeranno. Il tutto con l’intento -conclude Lentini- di ricostruire quel grande mosaico della cultura che ha reso grande il territorio crotonese”. Dopo i ringraziamenti di Abate, che ha dedicato il premio all’amato padre recentemente scomparso, la serata è proseguita con il “reading” letterario musicale di Cataldo Perri e lo “Squintetto”. Le musiche della formazione (Enzo Naccarato fisarmonica, Carlo Cimino contrabbasso, Checco Pallone tamburello, Nicola Pisani sax soprano e Piero Gallina violino e lira) hanno accompagnato la voce narrante di Abate. Una serata davvero speciale in un’atmosfera unica: la bellezza della location ha fatto il resto. Ne è venuto fuori un caleidoscopio di vibranti emozioni.
Di particolare effetto la lettura di una decina di brani tratti da “Terre di andata”, “Gli anni veloci”, “Vivere per addizione e altri viaggi”. Momenti di forti emozioni si sono vissuti quando Abate ha recitato alcune delle pagine più forti da “La moto di Scanderbeg”. Si tratta di uno dei libri a cui l’autore è fortemente legato. Su questo lavoro 10 anni fa Vincenzo Consolo scrisse “libro meridionale e meridionalista, metafora di ogni meridione del mondo, la moto di Scanderbeg è uno dei più felici esiti narrativi di questi anni. E soprattutto un attualissimo romanzo sullo smarrimento della nostra identità e sulla necessità del recupero della memoria”. Calato il sipario sull’edizione 2011 si pensa già alle prossime. La giuria per le tre edizioni future sarà presieduta proprio da Carmine Abate.