Allestito nella Provincia di Vibo il laboratorio territoriale per l’assistenza tecnica
Pronto all’insediamento il Laboratorio territoriale di progettazione, unico soggetto abilitato a svolgere attività di assistenza tecnica prevista nell’ambito della presentazione dei Progetti integrati di sviluppo locale (Pisl). A comunicarlo è l’assessore alle Politiche comunitarie Paolo Barberi (dimissionario in vista del rinnovo della giunta provinciale), che ieri ha preso parte a un incontro sulla questione tenutosi al Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria, al quale hanno partecipato i dirigenti regionale e provinciale di settore, Luigi Zinno e Edith Macrì.
Come accennato, il Laboratorio di progettazione, composto da un coordinatore e da 5 agenti di sviluppo, fornirà assistenza ai partenariati di progetto che si andranno a costituire per la presentazione dei Pisl, rispondendo con celerità alle domande più frequenti sulle modalità di adesione e progettazione, anche attraverso la pubblicazione sul sito del dipartimento regionale dei vari quesiti.
Inoltre, il laboratorio opererà un monitoraggio dello stato di avanzamento delle procedure attivate e redigerà in tempi stretti un primo focus, finalizzato all’inquadramento conoscitivo delle iniziative messe in campo sul territorio provinciale dai diversi ambiti individuati dal Quadro unitario della progettazione integrato (Qupi).
Un prezioso ruolo di supporto, dunque, rimarcato da Barbieri: «Sono certo che l’attività del Laboratorio sarà di grande utilità e che l’insediamento presso gli uffici della Provincia, opportunamente attrezzati allo scopo, rappresenti il completamento delle attività di coordinamento e proficua collaborazione avviati da tempo tra l’assessorato provinciale alle Politiche comunitarie e il dipartimento regionale alla Programmazione. La presenza di tecnici qualificati, selezionati e formati dalla Regione - ha concluso -, consentirà così di fornire l’indispensabile assistenza ai soggetti proponenti i Pisl, quanto mai necessaria alla luce dell’articolazione e della complessità degli atti da produrre, anche per una positiva valutazione degli stessi da parte del Tavolo di partenariato provinciale e della Commissione di valutazione regionale».