Congresso Eucaristico Diocesano, da Palazzo dei Bruzi la benedizione del cardinale Romeo
“Sono lieto ed insieme onorato di partecipare oggi alla celebrazione per la chiusura del Congresso Eucaristico, un evento che riveste un importantissimo significato religioso ma anche un profondo significato sociale e culturale. Perché l'Eucarestia, sacramento dell'amore di Dio per gli uomini, testimonianza della morte e resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, è pane del cammino storico dei credenti ma anche fermento di novità in tutti gli aspetti del vivere umano”. Ha esordito così il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto nel suo saluto in Cattedrale, dove si è svolta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, a conclusione del Congresso Eucaristico Diocesano.
“Il Congresso Eucaristico - ha detto Mario Occhiuto - è festa della fede, ma è anche festa di popolo e occasione di orientamento e di riflessione della comunità sull'importanza dei valori cristiani della comunione e del sacrificio, testimoniati da Gesù Cristo proprio attraverso l'eucarestia, attraverso la morte e la resurrezione. In un tempo in cui in cui famiglie e lavoratori vivono quotidiane sofferenze, in cui i giovani faticano a scorgere l'orizzonte del proprio futuro,sovente gli amministratori sono destinatari di istanze sociali a cui non sempre riescono a dare risposte nonostante le migliori intenzioni, rimanendo spesso alla fine della propria giornata lavorativa con la coscienza agitata per non aver potuto offrire un aiuto o una speranza in più. La città del nostro sogno e della nostra volontà è una città nella quale i luoghi della vita diventino veri luoghi di vita. È questo l'impegno che ci attende tutti e che, per primi, chiama in causa i cristiani se, come devono, vogliono essere ‘testimoni di Gesù’. Proprio là dove si svolge la vita degli uomini e delle donne di oggi, occorre vivere e agire perché siano luoghi veramente umani e umanizzanti, nei quali ogni persona possa realizzarsi in pienezza, secondo la sua originaria e incancellabile dignità”.
Nella parole del Primo Cittadino l’auspicio di una partecipazione corale “alla costruzione di una città in cui le antinomie vengano, il più possibile, ricomposte; in cui il povero non sia costretto a tendere la mano per chiedere l'elemosina; lo straniero sia accolto; i giovani possano costruirsi una famiglia; gli anziani si sentano sicuri; tutti possano lavorare, studiare, fare ricerca, amare, pregare. Sono certo che questo Congresso è riuscito ad ispirare coloro che vi hanno partecipato, per primi noi amministratori, ad un modo nuovo di interpretare il proprio ruolo nella Società, e quindi anche nella città, con più senso di responsabilità e impegno, consapevoli che il futuro della nostra terra e dei nostri figli dipende soprattutto dai sacrifici e dalle azioni positive che noi potremo insieme mettere in campo, senza più inutili attese e aspettative rivolte all'esterno”.
Parla di uno sviluppo conseguito con più Umanità il Sindaco di Cosenza. “L'Eucarestia, cari cittadini – aggiunge - è una chiamata a essere veramente ‘Uomini’. E proprio per questo motivo tengo in modo particolare, alla fine di questo Congresso Eucaristico, a ringraziare di cuore, a nome della comunità di Cosenza, il nostro carissimo Vescovo S.E., Mons. Nunnari, perché, proprio grazie alla sua grande Umanità, e attraverso la Sua incessante e costante opera pastorale sa indicare, in questa nostra città, più di chiunque altro (e certamente meglio del Sindaco) la strada della solidarietà, della giustizia e della legalità”. In chiusura il Sindaco ringrazia il clero e i parroci “per l’impegno costante profuso affiancando le istituzioni nel tentativo di mitigare lo stato di disagio diffuso nella società, disagio sociale, fisico, economico, amplificato oggi dalla grave crisi economica in atto”.
Al termine della celebrazione, clero e fedeli in processione fino a Piazza dei Bruzi per ricevere, dal balcone centrale del Palazzo di Città, la benedizione del cardinale Paolo Romeo e la consacrazione al Cuore Eucaristico di Cristo della città e dell’intera arcidiocesi cosentina. Un ringraziamento particolare è venuto dall’alto prelato al Sindaco e all’Amministrazione per aver concesso che l’ultimo significativo gesto del congresso eucaristico avvenisse dalla casa comunale. “Gesù è passato nelle vie di Cosenza – è stato uno dei più emozionanti passaggi nelle parole del cardinale Romeo – e ci ha detto ‘ricevetemi nelle vostre vite’. Le riflessioni che sono scaturite da queste intense giornate di congresso ci hanno stimolato a rinnovare il nostro impegno di apostolato”. Al clero cosentino che, insieme a tanti fedeli, gremiva la piazza il cardinale Romeo ha espresso il senso della più profonda vicinanza racchiuso nella semplicità di una frase “Vi seguo nel vostro ministero, siamo un popolo santo convocato da Dio”.
I fuochi d’artificio dal tetto di Palazzo dei Bruzi hanno sigillato un grande evento di fede che la diocesi cosentina ha partecipato con profonda devozione.