Cosenza: successo per la “Pedalata della Salute”
Prevenire divertendosi. Potrebbe essere lo slogan della “Pedalata della salute”, evento sociale organizzato dall’Associazione Giovani Diabetici di Cosenza, presieduta da Elvira Maddaloni, in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana e la Società “La Mantìa”.
Patrocinata dall’Amministrazione comunale di Cosenza, Assessorato alla qualità della vita, la quinta edizione appena conclusasi sarà ricordata per la straordinaria adesione.
Sono stati infatti, oltre 500, i partecipanti e, tra questi, non ha fatto mancare la sua presenza attiva lo stesso assessore Carmine Vizza che è avvezzo a lunghe pedalate in bicicletta.
Il messaggio che sta alla base di questa bella e ben organizzata iniziativa sta proprio nel promuovere un nuovo stile di vita, fatto di attività sportiva e di un’alimentazione sana. Quale migliore modo di veicolare questi princìpi fondamentali se non attraverso i ragazzi.
Ecco che l’attività dell’Associazione Giovani Diabetici di Cosenza si concentra molto sulle scuole “perché – ci rivela la presidente Maddaloni – il diabete di tipo 2 ormai si individua spesso anche nei ventenni”. La formula di fare qualcosa di divertente – la pedalata appunto – insieme ai propri familiari ha raccolto in questi anni sempre maggiori consensi, sino ad arrivare al boom dei quest’ultima edizione, ed i 15 chilometri di percorso agevole, che ha abbracciato città nuova e città vecchia, sono scivolati via con piacere, soprattutto perché fatti per sensibilizzare su una problematica sociale così importante.
Prima della partenza, dal Coni di piazza Matteotti dove l’atmosfera è stata subito riscaldata dall’esecuzione dell’Inno d’Italia da parte della giovane cantante cosentina Veronica Parasiliti, screening gratuito per tutti.
“Questa Amministrazione comunale – ha commentato l’assessore Carmine Vizza – darà sempre il suo sostegno ad iniziative che, come questa, hanno come grande obiettivo la prevenzione. Tanto più efficace e significativo è il messaggio se passa attraverso eventi a sfondo ludico che possono coinvolgere le giovanissime generazioni dalle quali, per questa come per altre patologie, deve avviarsi un serio discorso preventivo che punta ad una migliore qualità degli stili di vita”.