Idv: proposta di legge per osservatorio epidemiologico
Emilio De Masi, presidente del gruppo consiliare regionale dell’Idv, ha presentato una proposta di legge sottoscritta anche dai colleghi consiglieri Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico che prevede la realizzazione di un Osservatorio Epidemiologico -Ambientale nella città di Crotone e dotato di utili pertinenze regionali, in considerazione del fatto che altri luoghi calabresi presentano segni di devastazione ecologica. “L’Osservatorio – si legge nella relazione del gruppo regionale dell’idv- avrà competenza regionale al fine di assicurare una conoscenza capillare, sistematica ed organizzata delle condizioni dell’ambiente e della salute e consentire una tempestiva ed efficace azione di prevenzione, conservazione e risanamento. L’attività dell’Osservatorio consisterà nella valutazione dell’incidenza, mediante appropriati studi analitici, delle patologie registrate nell’area che ha conosciuto i detti insediamenti industriali. L’analisi si baserà sull’elaborazione dei dati individuali di ricoveri di pazienti con simili patologie aggregate per territorio comunale.
Le informazioni riguarderanno anche età, sesso, anno e luogo di ricovero. L’ampiezza temporale dell’analisi verrà spinta fino agli anni immediatamente successivi alla messa in funzione delle strutture industriali in oggetto. Nella fase conclusiva del lavoro saranno impiegate conoscenze specifiche volte all’individuazione dello stato di compromissione ambientale per tutte le matrici coinvolte (acqua, aria, suolo) e possibili riflessi su flora e fauna.Nei casi in cui l’analisi rivelasse la presenza di eterogeneità spaziale di rischio, sarebbe necessario procedere alla mappatura di tale rischio nella regione per evidenziale i comuni che maggiormente lo presentassero in modo da descriverli in forme agevolmente leggibili.Capitolo di particolare allarme sociale è rappresentato dalle patologie tumorali, la cui riconducibilità genetica a determinate attività industriali risulta ampiamente codificata. In questo versante dovrà misurarsi tuttavia il profilo innovativo nella ricerca e nell’elaborazione di strategie risolutive da parte dell’osservatorio con l’ambizione di affermarsi quale centro trainante per l’attività scientifica nazionale, e non solo. Preme, in fase di presentazione di una proposta di legge, enfatizzare il riconosciuto rapporto esistente tra industrializzazione e incidenza di patologie tumorali allo scopo di approfondirlo e assumere ogni iniziativa utile a ridurlo. Appare, anche in tal senso, opportuno che gli studi dell’Osservatorio siano condotti in modo da fornire indicazioni sulle condizioni di rischio del passato associabili alle patologie rilevate nonché una valutazione circa lo stato di salute della popolazione e l’eventuale sussistenza di rischi nell’area mediante strategie preventive ed interventi mirati a ridurre i rischi e a precisare le misure prioritariamente in grado di promuovere il risanamento ambientale del territorio. Infine l’Osservatorio può indicare alle strutture regionali preposte l’elaborazione di attività funzionali alla riqualificazione di tutte le aree interessate da fenomeni simili.
Di tutta evidenza la necessità del coinvolgimento – concludono i consiglieri idv- in un simile ed ambizioso progetto, tutti gli Enti culturali, a cominciare dalle Università calabresi e fino a tutti quelli maggiormente accreditati nella ricerca scientifica. Insomma si propone di adottare una misura legislativa che induca una autentica rivoluzione nell’assetto scientifico culturale di Crotone e della Calabria”.