Corsi e Costanzo: i ritardi degli enti pubblici rischiano di mettere in ginocchio un’economia
“I ritardi con i quali gli enti pubblici saldano le competenze delle aziende e delle imprese appaltatrici di forniture o lavori stanno diventando notevoli e rischiano di mettere in ginocchio un’economia, la nostra, ancora più debole rispetto al resto dell’Italia”. Lo affermano, in una nota, i consiglieri Antonio Corsi e Sergio Costanzo. “L’allarme lanciato a più riprese da parte di Confindustria è del tutto condivisibile. Le ditte sono costrette ad anticipare cospicue somme di denaro sia per l’acquisto dei materiali – spiegano – sia per pagare gli operai, i quali, giustamente, reclamano gli stipendi. Il fatto è che non siamo di fronte a grossi imperi imprenditoriali i quali, senza subire contraccolpi di una certa entità, riescono a far fronte agli impegni con fornitori e dipendenti. Si tratta, al contrario, di piccole e medie imprese che vanno in sofferenza quando non vengono onorati i pagamenti delle spettanze dovute. Ed è un effetto a cascata, con il ricorso a mutui o prestiti bancari che diventano sempre più difficili da ottenere nel corso di questa congiuntura economica così negativa. Comprendiamo anche le difficoltà delle amministrazioni locali, in particolare del Comune, nel reperire liquidità se non arrivano le somme avanzate dalle altre amministrazioni. Tuttavia – concludono i due consiglieri – chiediamo agli enti di ridurre quanto più possibile quei passaggi burocratici che amplificano le lungaggini già rilevanti per il saldo delle imprese. Sarebbe già un segnale di attenzione in una fase in cui il rischio fallimento è per molti dietro l’angolo”