Domani a Guardia Piemontese: “La Calabria si avvicina all’Europa”
La Calabria fa parte a pieno titolo dell'Europa ma i divari economici e sociali sorti nei decenni del secolo scorso hanno procurato divisioni tra nord e sud che molti esperti definiscono "ingiuste" poiché è ingiusto vedere un Nord sempre più prospero ed un Sud, con la Calabria, sempre più povero ed emarginato nonostante talenti di straordianaria levatura, una storia ed una cultura da fare invidia al mondo intero. Tuttavia non sono isolati i tentativi di recuperare lo storico gap che ha segnato fin dagli inizi del '900 i destini del Mezzogiorno d'Italia.
La Fondazione "Calabria Roma Europa" presieduta dall'on. Domenico Naccari, delegato del sindaco di Roma Gianni Alemanno a curare i rapporti con le comunità regionali, è fortemente impegnata su questo fronte. Lo fa analizzando i contesti territoriali e socio-economici, nonché favorendo l'incontro tra comunità. In sostanza cercando di aggregare le forze migliori della Calabria per veicolare a Roma e in Europa un unico forte messaggio: "La Calabria esiste, è forza vitale, è forza produttiva". Per dire che la Calabria non è e non va rappresentata come "palla al piede" di nessuno, ma è capace di esprimere tutte le sue immense potenzialità se solo il Paese Italia e l'Europa scommettono, con politiche straordinarie, sul grande giacimento storico, ambientale, culturale e paesaggistico che questa terra possiede. Ed è questo il senso dell'iniziativa promossa dalla Fondazione "Calabria Roma Europa" in programma sabato 8 ottobre alle ore 18 presso il Grand Hotel Terme Luigiane di Guardia Piemontese.
Il tema è: "La Calabria si avvicina all'Europa", cui è prevista la partecipazione di accademcici, politici, istituzioni e giornalisti. Nel corso dell'incontro saranno presentati i 28 comuni della costa dell'alto tirreno cosentino che hanno aderito alla Fondazione dell'on. Naccari. A testimonianza che le piccole realtà locali vogliono con forza fare la propria parte nel processo di rinascita e di riscatto della Calabria tenendo innazitutto vivo quel legame tra i tanti conterranei emigrati altrove ma anche per costruire quel ponte ideale con Roma e l'Europa al fine di rivendicare il diritto ad essere protagonisti del proprio destino. Un ponte di cui Domenico Naccari rappresenta l'alfiere indiscusso e che oggi può contare su un sostegno massiccio di soggetti pubblici e privati che credono in una missione autentica di salvaguardia e promozione che guarda agli interessi dei calabresi, alle sue risorse inespresse, alla sua storia straordinaria ed alla sua cultura millenaria che ha dato i natali alla civiltà occidentale. La Calabria vuole avvicinarsi all'Europa non per elemosinare, ma per rivendicare il rispetto verso un territorio crocevia, nei secoli scorsi, dei più importanti mutamenti della Storia che nessun leghista potrà mai cancellare dalle bibblioteche mondiali.