Giovane di Tarsia in coma vegetativo: la nota dell’Asp
Dopo la denuncia del consigliere regionale del Pd Carlo Guccione e del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, del "gravissimo e ingiustificato caso di abbandono da parte delle istituzioni di un giovane di Tarsia, Luca Pizzi, 34 anni, in coma irreversibile da 7 anni, a seguito di un arresto cardiaco, verificatosi durante un esame medico all'Ospedale Civile di Cosenza", che chiedevano che "vengano garantiti i diritti di questo ragazzo all'assistenza a domicilio e al risarcimento danni” arriva la risposta dell’Asp di Cosenza:
"In ordine alla vicenda del sig. Luca Pizzi, paziente in stato vegetativo post-anossico, portatore di cannula tracheostomica e PEG, in respiro spontaneo. La direzione Aziendale – si legge in una nota dell’Asp - in relazione ai reiterati articoli comparsi sulla stampa in quest’ultimo periodo precisa quanto segue: il paziente versa in coma vegetativo da diversi anni ed eventuali contenziosi giuridici non sono in corso con questa Asp di Cosenza; si precisa ulteriormente che dalla data di dimissioni dalla Casa di Cura Istituto S. Anna di Crotone il giovane è stato seguito presso il proprio domicilio da una equipe multidisciplinare composta da specialisti dell’Azienda Sanitaria quali pneumologo – anestesista rianimatore – gastroenterologo – fisiatra – supportati da infermieri e fisioterapisti. Alla luce di quanto esposto appare quantomeno ingiustificata la ripetuta asserzione che lo sfortunato giovane non sia stato e non sia tuttora adeguatamente assistito e che comunque continuerà ad esserlo".
Questo giovane nel 2004, proprio alla vigilia del suo matrimonio, durante un normale esame ha avuto un arresto cardiaco ed è entrato in coma. Da allora purtroppo non si è più ripreso. È stato dapprima ricoverato per un breve periodo a Chieti, quindi per quattro anni al centro risveglio del Sant'Anna di Crotone. Da oltre tre anni è a casa, in una piccola abitazione nelle campagne di Tarsia.