Cultura: Santa Severina partecipa alla Settimana Regionale delle Fondazioni
Una sei giorni all’insegna della cultura a tutto tondo: questo è la Settimana delle Fondazioni Culturali che si tiene dal 24 al 29 ottobre a Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza. L’iniziativa è stata promossa dalla Regione Calabria –Assessorato alla Cultura con l’obiettivo di mettere a servizio del sistema culturale calabrese l’importante patrimonio rappresentato dalle Fondazioni Calabresi. In sostanza, la volontà dell’assessorato regionale è quella di realizzare un coordinamento permanente delle Fondazioni calabresi, con un monitoraggio costante sulle loro attività, razionalizzando le risorse. La “Settimana delle Fondazioni”, coordinata dalla Fondazione IMES- è un evento importante per la società della nostra regione perché mette per la prima volta sotto i riflettori tutte le attività del settore, ma soprattutto permette di conoscere nel dettaglio un patrimonio finora poco conosciuto che si vuole ottimizzare, verificandone i risultati.
E’ stato approntato un calendario di eventi in cui vengono presentati saggi, pubblicazioni, attività di ricerca ed altro. Inoltre, sono state allestite esposizioni multimediali, fotografiche e di video, oltre che spettacoli di teatro, poesia e prosa. Sono stati invitati a partecipare tutti i 40 soggetti riconosciuti con legge regionale. Di queste fondazioni fa parte anche la LALEO di Santa Severina che ha partecipato con una rappresentanza di operatori culturali realizzando un workschop e una conferenza tematica servendosi di materiale illustrativo e multimediale. Sono intervenuti, l’assessore alla cultura prof.ssa Antonella Parisi, il prof. Daniele Macris, il professore Trofymenko Mykola, prorettore per le relazioni internazionali dell’Università Statale di Mariupol, la prof.ssa TSYPORENKO LILIYA, a testimoniare la rete di rapporti internazionali della cittadina di Santa Severina, in modo particolare con l’Ucraina. L’attività principale di L.A.L.E.O, acronimo che sta per Libera Accademia delle Lingue Europee ed Orientali, infatti, consta nella realizzazione di corsi di lingua italiana diretti a studenti stranieri che vengono ospitati presso uno stabile (ex convento) ristrutturato ad hoc, di proprietà del comune dove gli studenti trovano vitto e alloggio. L’attività della LALEO prevede inoltre anche la realizzazione di azioni ed eventi culturali ad hoc (workshop, incontri, conferenze, scambi, ecc.) organizzati di volta in volta e legati a temi specifici di interesse; nel 2008 ad esempio è stato ospite a Santa Severina il Premio Nobel per la Pace Lech Walesa nell’ambito dell’incontro denominato “Educazione alla Pace. Cooperazione e dialogo per uno sviluppo globale”.
Inoltre LALEO è convenzionata con il centro Linguistico dell’Ateneo dell’Università della Calabria di Cosenza. Il progetto promuove la cultura italiana (e quella calabrese in particolare) a livello internazionale se si considera che gli studenti coinvolti provengono da ogni parte del mondo e, al loro ritorno ai paesi d’origine, rappresentano sicuramente un veicolo molto efficace per la divulgazione di quanto visto, studiato e appreso a Santa Severina; favorisce la crescita culturale della popolazione calabrese, coinvolta in modo diretto con la partecipazione agli eventi pubblici previsti dal progetto. Soprattutto i giovani calabresi possono godere di questa presenza di coetanei con i quali è stato avviato, tramite l’incontro e lo scambio, un dialogo interculturale di grande valore, soprattutto in un periodo e in una realtà che non sempre vive la differenza culturale con serenità. Infine bisogna ricordare la rete transnazionale di interesse culturale che, oltre a rappresentare già di fatto un valore aggiunto del progetto che permette lo scambio di esperienze e la crescita reciproca, costituisce sicuramente una base solida di partenza per altre azioni culturali comuni e per l’ampliamento della cooperazione tra gli enti coinvolti anche ad altri settori (economia, società civile, ecc.). L’attività della LALEO non è per il borgo di Santa Severina solo un vanto, ma una fucina di sviluppo culturale ed interculturale e, nel tempo, servirà a rafforzare gli scambi culturali ed economici fra la Calabria e i paesi dell’Europa Orientale e contribuirà, ancora di più a fare diventare la Calabria, nell’ottica dell’allargamento dell’Europa, il principale ponte di collegamento con l’Est.