Strage ciclisti: la cittadinanza vicina ai familiari
"In una situazione profondamente delicata in cui anche le parole di un sindaco possono essere fuori luogo, intervengo soltanto perchè avverto, nella mia sensibilità, che la nostra comunità, anche in questa occasione, vuole trovare il modo per esprimere la vicinanza alle famiglie dei ciclisti".
E' quanto afferma il primo cittadino di Lamezia Terme Gianni Speranza in merito alla sentenza del processo contro il giovane marocchino che il 5 dicembre dello scorso anno ha travolto e ucciso 8 ciclisti lungo la Statale 18, condannato dal gup a 8 anni di reclusione.
"La città - dice Speranza - tramite me, vuole far arrivare un messaggio di affetto e solidarietà, comprendendo che i vari momenti del processo intensificano il dolore. Si tratta di una ferita sempre aperta. Anche l'Amministrazione comunale di Lamezia fa proprio la richiesta dell'associazione delle vittime della strada, affinchè il Parlamento approvi la proposta di legge che configura un reato particolare, con pene molto più severe, per i casi di omicidio stradale da ricondurre ad una guida aggressiva, azzardata, dissennata e temeraria". Nei prossimi giorni, conclude il sindaco, "così come è avvenuto nell'immediatezza della strage del 5 dicembre, scriveremo a tutti i gruppi parlamentari affinchè il sacrificio dei nostri 8 fratelli concittadini e delle loro famiglie porti lo Stato italiano a varare questa nuova legge".