Presentato ad Altomonte il libro di Luigi Pandolfi

Cosenza Attualità

Nello splendido scenario del convento di S. Francesco di Paola, che oggi ospita la sede del Municipio, sabato scorso è stato presentato ad Altomonte il libro di Luigi Pandolfi “Lega Nord un paradosso italiano in 5 punti e mezzo, edito da Laruffa”. L’evento è stato organizzato dalla locale associazione culturale “Città futura”. In due ore di discussione, di fronte ad un pubblico numeroso ed attento, si sono alternati al microfono, oltre all’autore, Il presidente dell’associazione promotrice Francesco Capano, il presidente del Consiglio comunale di Altomonte dott. Antonio D’Ingianna e Giuseppe Giudiceandrea, Assessore alla Provincia di Cosenza ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà. A coordinare i lavori ed a stimolare il dibattito con domande ai relatori, un altro animatore dell’associazione Città futura, Tommaso Caporale. Nel suo intervento Francesco Capano ha posto l’accento sulla necessità di sviluppare un dibattito sulle tematiche del libro di Pandolfi, essendo quello della Lega un problema che riguarda da vicino il Mezzogiorno e la Calabria, più di quanto si possa pensare. L’assessore Giudiceandrea si è molto soffermato sulle questioni che attengono al rapporto del nostro paese con l’immigrazione, sottolineando come quest’ultima potrebbe avere una funzione rivitalizzatrice per i comuni calabresi che rischiano lo spopolamento. A tal proposito ha citato le lodevoli esperienze di Acquaformosa e Riace, esempi di come gli immigrati possano trasformarsi da problema in risorse per una comunità. Nel suo intervento l’autore, dopo aver ragionato sulle affinità della Lega con le formazioni della destra radicale europea vecchia e nuova e sui tratti paradossali del partito “padano”, ha insistito molto sulla necessità che al sud, ed in Calabria in particolare, si abbia coscienza delle implicazioni che potrebbe avere la riforma del federalismo fiscale sul futuro dei nostri comuni, della nostra regione. “Il federalismo fiscale si regge su due pilastri: il passaggio dalla spesa storica ai cosiddetti costi standard per il finanziamento dei servizi e sull’idea che le tasse che si pagano nei territori rimangano sui territori stessi. In una regione debole come la Calabria questi cambiamenti potranno avere un effetto esiziale con riguardo al finanziamento dei servizi primari, dalla sanità all’istruzione passando per i trasporti e le altre prestazioni sociali di competenza regionale. Ciò perché la compartecipazione ai tributi erariali avverrà secondo il cosiddetto principio della territorialità: più gettito più risorse.” Dopo l’incontro ci si è ritrovati tutti in piazza per degustare, con prodotti tipici locali, del buon vino novello, in compagnia del gruppo etnofolk Bashkim.