Villapiana, Fli: “Attenzione al Satanasso”
“Le immagini delle alluvioni dei giorni scorsi che hanno messo in ginocchio la Liguria e la Lunigiana portano il FLI di Villapiana a riflettere sulla situazione idrogeologica molto rischiosa del nostro paese”: così Michele Grande mette in allerta l’intera comunità villapianese ed espone la questione annosa e particolarmente delicata del pericolo allagamenti nel territorio.
“A fronte di un rischio idrogeologico nazionale del 70%, in Calabria il 100% dei comuni è interessato a fenomeni di dissesto quali frane ed alluvioni. La vulnerabilità del territorio calabrese in tal senso è storicamente nota e numerosi sono stati gli eventi infausti che hanno arrecato numerose vittime e danni molto elevati al suolo e alla nostra già fragile economia. Nel 2010 nella sola provincia di Cosenza si sono verificate 180 frane provocate dal maltempo che hanno portato alla chiusura di 27 strade: tra le tante basta ricordare quella che ha devastato Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005.”
Grande ricorda come il caso di Villapiana necessiti di maggiore attenzione data la sua peculiare collocazione geografica: “Ci troviamo in un territorio percorso da due torrenti come il Saraceno e soprattutto il Satanasso che scorrono in aree colme di depositi franosi e alluvionali attualmente stabilizzati. Negli ultimi anni, a causa dell’incuria e del lassismo in merito all’argomento si continua ad assistere ad un ridimensionamento della portata del letto del torrente Satanasso e della sua foce. Gli ultimi interventi eseguiti per contenere l’impeto del corso d’acqua risalgono a circa dieci anni fa ma ciò non è sufficiente: sono necessari, ora più che mai, interventi di bonifica del letto del fiume, di pulizia del fondo fiumara e dei canali di scolo per evitare che il torrente esondi e sommerga Villapiana.”
Ricordando l’episodio del 2009 “in cui il livello dell’acqua del Satanasso ha oltrepassato gli argini raggiungendo l’altezza del ponte che sovrasta lo stesso torrente” – continua Grande – “è necessario evitare una tracimazione che metterebbe a repentaglio l’incolumità dei cittadini villapianesi e delle imprese collocate nella zona industriale e rappresenterebbe un serio pericolo per la SS 106 e per il Centro Polivalente. Non si tratta affatto di una questione marginale ma di un rischio capitale, di un problema serio riportato all’attenzione da diversi anni: quanto ad oggi, non ci resta altro che sperare che non piova”.