Sorelline violentate nel catanzarese, chiesta condanna per marocchino
Una condanna a nove anni di reclusione ed alle relative pene accessorie e' stata chiesta oggi nei confronti di A. L., 52 anni, di nazionalita' marocchina, imputato per violenza sessuale aggravata ai danni di due parti offese, che all'epoca dei fatti avevano meno di dieci anni. Dopo aver ricostruito le presunte gravissime violenze subite molti anni fa dalle due sorelline, anch'esse marocchine, il pubblico ministero Paolo Petrolo ha concluso la requisitoria con la propria richiesta di condanna, cui e' seguita la discussione degli avvocati di parte civile - Salvatore Sacco e Nicoletta Politelli - che rappresentano la famiglia delle presunte vittime, i quali hanno insistito con i giudici perche' venga riconosciuta la penale responsabilita' dell'imputato, e gli venga inflitta la maggiore pena possibile, oltre a chiedere il risarcimento dei danni. Infine il tribunale collegiale (presidente Antonio Battaglia, a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni) ha rinviato all'udienza del 21 novembre per l'arringa del difensore dell'imputato, l'avvocato Anselmo Torchia, e la sentenza. I gravissimi fatti di cui e' chiamato a rispondere A. L. risalgono al 1999 e sarebbero avvenuti a Miglierina (Cz). Le indagini dei poliziotti della Squadra minori della Questura, pero', partirono solo sette anni dopo, nel 2006, quando cioe' le vittime riuscirono finalmente a raccontare degli abusi subiti. Violenze sessuali gravissime e reiterate che l'imputato, secondo l'impianto accusatorio della Procura, avrebbe potuto perpetrare indisturbato in quanto amico del padre delle due piccine, che quindi godeva della sua fiducia.