Fiera di San Giuseppe, Occhiuto: necessarie vie di fuga
“Sono convinto che tutti sappiano quanto il sottoscritto abbia a cuore il Centro storico, la sua conservazione, il progetto di una forte azione di riqualificazione e il relativo rilancio delle attività economiche e produttive che vi risiedono e che potranno nascervi”.
Il sindaco Mario Occhiuto interviene sulle polemiche suscitate dall’ipotesi di trasferire o, meglio, di snodare verso viale Mancini, il percorso dello storico appuntamento della Fiera di San Giuseppe che si svolge a marzo, evidenziando il valore non depauperante – semmai il contrario – che questa possibile scelta andrebbe ad avere nei confronti della zona antica della città.
“Tanto per cominciare – precisa il Sindaco – siamo ancora nel campo delle idee. Nel corso di un colloquio con il Prefetto e con il Questore, infatti, è emersa la preoccupazione comune di riconsiderare ogni aspetto relativo alla sicurezza e all’igiene pubblica relativamente allo svolgimento della Fiera. Il fatto che io interessi le massime autorità locali delegate a garantire l’ordine della collettività, non è un fatto straordinario, ma un normale confronto che, nella circostanza precisa, è stato incentrato esclusivamente su questioni di sicurezza e non sull’ubicazione degli stand. Non solo si tratta di un passaggio legittimo, ma è persino un passaggio obbligato nel momento in cui a certi livelli si affrontano determinate problematiche. In questo caso, quando si parla di sicurezza, è bene specificarlo, non se ne parla in riferimento ad eventuali episodi di criminalità presenti nel Centro storico, bensì proprio all’incolumità delle persone che, per i pericoli che ogni sovraffollamento comporta, durante la Fiera potrebbero essere colte improvvisamente da allarmi o allarmismi di varia natura.
Il mio ruolo politico-amministrativo (supportato inevitabilmente dalla mia competenza tecnica nel settore), mi impone la responsabilità di contemplare i margini di protezione e di prudenza, con lo studio delle necessarie vie di fuga, per ogni manifestazione che implichi numerose richieste di utilizzo del suolo pubblico oltre che un numero rilevante di visitatori. Anche le tradizioni che, per fortuna, resistono da secoli, possono essere adeguate ai tempi senza il rischio di venire snaturate. A mio parere, pur adoperando misure di cambiamento al passo con una visione di moderna praticità, la Fiera di San Giuseppe continuerebbe comunque a partire da Lungo Crati, ai piedi del Centro storico, coinvolgendo però gli spazi pedonali limitrofi che garantiscono maggiore tutela di movimento. Inoltre, gli eventi artistici e musicali organizzati nei giorni del mercato, sarebbero mantenuti nel borgo, in modo da soddisfare gli appassionati delle rassegne che sono ormai un cult. Credo, insomma, che sia un dovere insito nelle mie funzioni riflettere a largo raggio e possedere una percezione lungimirante delle cose, specie quando si tratta dell’incolumità dei cittadini.
Questo è quello che mi interessa. Perché, com'è noto, non mi interessa assecondare polemiche o strumentalizzazioni, specie quando sono generate da chi non è nemmeno d’accordo con se stesso sul fatto se, in definitiva, io sia il Sindaco degli annunci oppure un Sindaco troppo decisionista”.