L’Oscar alla migliore fotografia per Avatar è tutto calabrese
Saluta calorosamente l'Italia in italiano mentre ritira l'Oscar alla migliore fotografia per il film dell'anno, Avatar. Nella notte degli Oscar 2010, sono solo due gli italiani premiati, uno di loro è calabrese Mauro Fiore, originario di Marzi, nel cosentino, da dove la sua famiglia partì per cercare fortuna in America nel 1971 quando lui aveva soltanto sette anni. Nel piccolo paese il 70% della popolazione (in tutto 1000 abitanti) ha seguito per tutta la notte la celebrazione, fino alle 8 di questa mattina. Alle 5 e mezza è arrivata la bella notizia nella commozione generale. (intervista) Mauro ha salutato dal palco del Teatro Kodak di Los Angeles i genitori Lorenzo e Romilda, "venuti dall'Italia con quattro valigie e un sogno" che poi ha sentito telefonicamente. Tutta la Calabria è orgogliosa e fiera di avergli dato le origini e Fiore tornerà nella sua terra natale a Giugno per i cinquant'anni di matrimonio dei genitori. In quell'occasione ci sarà una grande festa per la prestigiosa statuetta vinta e gli sarà conferita la cittadinanza onoraria e, promette il primo cittadino Rodolfo Aiello, "gli consegneremo anche la chiave come testimonial della nostra terra in giro per il mondo". Intanto Lorenzo e Romilda da ieri non fanno altro che accogliere in casa i numerosi giornalisti offrendo loro caffè e dolcetti. Un altro calabrese, originario anche lui di Marzi, ha ricevuto la Nomination come miglior attore non protagonista nel film "Amabili Resti", Stanley Tucci, però non è mai stato in Calabria.