L’on. Guccione aderisce allo sciopero della Cgil
Il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione aderisce alla mobilitazione proclamata dalla Cgil per venerdì prossimo, 18 novembre, in oltre 400 piazze italiane per denunciare gli effetti della scure che negli ultimi tre anni e mezzo si è abbattuta sulla sanità e sull'intero sistema di welfare del Paese, per sostenere una serie di proposte per un servizio sanitario che sia efficiente, pubblico, universale e di qualità e per difendere, anche e soprattutto in una situazione di emergenza come quella che vive il Paese, il principio costituzionalmente sancito secondo cui: “La salute è un diritto fondamentale”.
“In questi anni –dichiara Guccione- a causa delle manovre economiche e delle leggi di stabilità del Governo Berlusconi, la sanità ha subito, a livello nazionale, tagli per ben dodici miliardi di euro. Il Fondo sociale è passato da un miliardo di euro a 200 milioni di euro ed entro il 2014 sarà introdotto un super ticket sanitario che graverà nelle tasche dei cittadini italiani per oltre 4 miliardi di euro.
In Calabria la situazione è ancor più grave di quella che vive il Paese.
A causa di un Piano di Rientro dal debito sanitario necessario, ma gestito senza alcun confronto ed in maniera ragionieristica dal Commissario-Presidente Scopelliti, chiudono gli ospedali, diminuiscono le prestazioni ed i servizi, crescono il turn-over, le esternalizzazioni dei servizi e il precariato, mancano i percorsi formativi, si perpetua la solita prassi delle nomine fiduciarie anziché di merito. Intere comunità sono state private dei Livelli essenziali di assistenza, i grossi centri di montagna scippati dei presidi ospedalieri. Non si attenua la migrazione sanitaria, si allungano le liste d’attesa e dal 2009 ad oggi ben 78 persone sono morte per errori sanitari accertati da una Commissione parlamentare d’inchiesta nominata ad hoc dal ministero competente”.
“Ci sono situazioni, come quella dell’Annunziata di Cosenza –prosegue Guccione- che rischiano da un momento all’altro di implodere a causa delle continue richieste di servizi che piovono su di essa come conseguenza del fatto che diversi servizi fino a ieri attivi su tutto il territorio provinciale sono stati chiusi o ridimensionati.
Le manifestazioni di protesta in atto in tutta la regione, la bocciatura di alcuni atti aziendali delle Asp calabresi, i focolai di protesta sparsi su tutto il territorio regionale sono il segno della totale disapprovazione da parte dei calabresi di una politica sanitaria iniqua, squilibrata, che non ha mai inteso utilizzare alcuna interlocuzione interistituzionale e nessun confronto con i territori e, quel che più rammarica, non ha mai ascoltato le istanze e i bisogni provenienti dalle popolazioni”.
“Il 18 novembre prossimo, quindi –conclude Guccione- scenderemo in piazza insieme alla Cgil e a quanti non si rassegnano e vogliono lottare ed impegnarsi ancora, con tutte le proprie forze, per affermare e difendere il sacrosanto principio sancito dalla Costituzione italiana secondo cui “la salute è un diritto fondamentale per tutti”.