L’Istituto Superiore di Tropea vince il “Premio Ideazioni” al Campus Albachiara 2011
Sono ritornati entusiasti da Montecatini i 200 studenti tropeani ed i loro professori anche perché partecipare è sempre importante ma vincere regala quell’emozione straordinaria di sentirsi protagonisti di percorsi giusti e significativi. Il concorso, promosso dal Ministro Della Gioventù, all’interno del Campus sulla cittadinanza attiva, ha avuto lo scopo di stimolare i giovani, appartenenti a territori diversi, a raccontare e denunciare storie di diritti negati, dando voce alle proposte di cambiamento che aiutano a mettere in luce il senso della responsabilità individuale e collettiva. La scuola tropeana ha realizzato la sua opera artistica ispirandosi alla vicenda reale, e nel contempo eccezionale, di un suo ex allievo, lasciato nell’anonimato per ragioni di tutela e di sicurezza. Peppe, nome fittizio, studente liceale, d’estate lavorava per mettere da parte qualcosa e gravare meno sui suoi genitori quando la sua vita venne sconvolta dalla violenza distruttrice di tre ombre. Ebbe paura ma l’indomani la paura divenne coraggio di denunciare l’accaduto. Oggi Peppe studia giurisprudenza, il clamore per il suo gesto coraggioso si è attenuato ma il silenzio a volte gli incute timore. C’è sempre un fantasma che ritorna e la violenza sottotraccia richiede forse più forza, determinazione e impegno, è difficile ma Peppe va avanti. Quello che più è piaciuto dell’opera artistica ideata dai giovani di Tropea, e narrata attraverso gli specchi di Lichtenstein, è stato il ruolo importantissimo svolto dalla scuola. Peppe non è rimasto evento episodico ma è penetrato nell’anima dell’Istituto che oggi e sempre lo ricorderà come primo fiore di una primavera attesa e coltivata con fiducia, preludio di una realtà rinnovata: pulita, pura, integra, partecipe… che vede, ascolta, urla la sua voglia di costruire un futuro migliore.
Gli allievi delle Superiori di Tropea hanno dimostrato di credere in un percorso di legalità importante per un territorio come quello calabrese con i fatti concreti della propria storia ed è per questo che il premio gli è stato conferito assieme ad una menzione speciale. Per tre giorni un gruppo di studenti sarà ospite, a Palermo, di “Libera Terra Sicilia” presso beni confiscati alla mafia, un’occasione in più per arricchire il bagaglio, ormai ricco e variegato, di esperienze all’insegna della cittadinanza attiva e della partecipazione responsabile. “Il concorso non ci ha chiesto semplicemente di realizzare un’opera artistica di denuncia ma di lanciare una provocazione verso nuove visioni e progetti. Ci siamo riusciti dimostrando che la scuola è viva e può essere il faro trainante di una cultura nuova. Grazie ancora a Peppe per il suo slancio d’amore, per il seme di giustizia lasciato, lievito di emancipazione” (dichiarazione del dirigente).