Dimensionamento Scolastico approvato dalla Provincia di Catanzaro
Nel corso della riunione di mercoledì scorso, 16 novembre, il Consiglio provinciale di Catanzaro ha approvato all’unanimità l’importante delibera avente ad oggetto il Piano provinciale di dimensionamento scolastico, illustrata dal presidente della Provincia Wanda Ferro e dall’assessore alla Pubblica istruzione Giacomo Matacera. Il piano, che è stato trasmesso alla Regione Calabria, prevede il dimensionamento delle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo di istruzione e la programmazione dell’offerta formativa.
Nascono il Liceo musicale a Lamezia Terme ed il Liceo dello sport a Catanzaro. Nuovo indirizzo di meccanica a Girifalco | L’obiettivo della programmazione dell’offerta di istruzione e formazione è quello di rispondere più rapidamente e con maggiore flessibilità al cambiamento e all’innalzamento delle competenze e delle qualifiche richieste, oltre che ampliare la scelta dei ragazzi e delle famiglie. Con questi presupposti, e su richiesta delle Istituzioni scolastiche interessate, sono stati autorizzati due nuovi licei caratterizzati da specificità: un liceo dello sport (I.I.S. “Fermi” di Catanzaro Lido) e un liceo musicale (Liceo “Campanella” di Lamezia Terme). È stato inoltre autorizzato l’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” all’ I.I.S. “Maiorana” di Girifalco, al fine di offrire ulteriori sbocchi occupazionali e di diversificare ed incentivare l’offerta formativa dell’entroterra.
Dimensionamento Scolastico | Le decisioni sul dimensionamento scolastico hanno tenuto conto delle difficoltà interpretative delle nuove disposizioni normative sulla razionalizzazione della spesa dell’organizzazione scolastica. La norma ha portato ad una presa di posizione da parte di molte Regioni e Province che hanno inteso richiedere il confronto sul tema del dimensionamento in sede di Conferenza Stato-Regioni. Lo stesso Ministero dell’Istruzione, prendendo atto della discussione e dei dubbi sollevati, ha dato indicazioni di carattere interpretativo. Nella nota del ministero si specifica che l’intervento di dimensionamento deve coinvolgere anche gli istituti comprensivi già in funzione. Sembrerebbe, invece, che i nuovi parametri (autonomia dell’istituto comprensivo con 500 alunni per i comuni montani, le isole e le minoranze linguistiche, e 1.000 alunni per gli altri comuni) si applicherebbero solo ai costituendi Istituti derivanti dalla soppressione delle direzioni didattiche e delle scuole secondarie di I grado. Stante la difficoltà interpretativa della norma, molti enti locali del territorio nazionale hanno ritenuto di prendere posizione e non avviare operazioni di dimensionamento su tutti gli istituti esistenti, ma solo con riferimento alle direzioni didattiche e alle scuole secondarie di I grado, tenuto anche conto che l’interpretazione autentica della norma può venire solo dal legislatore.
Nella Conferenza per il dimensionamento della provincia di Catanzaro, tenutasi in data 18 ottobre, e nelle more delle indicazioni che verranno dalla Conferenza Stato-Regioni e dalle decisioni sui ricorsi presentati in merito alla Corte Costituzionale, il presidente Wanda Ferro, alla presenza di amministratori locali, dirigenti scolastici e dei sindacati, ha esposto la posizione assunta dall’Ente, cioè quella di intervenire con operazioni di dimensionamento solo in relazione alle soppressioni espressamente previste dalla norma, ovvero direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado. Questa scelta, che segue una linea condivisa con le altre province – ha annunciato il presidente Ferro – potrebbe portare al commissariamento da parte della Regione. Nel corso della conferenza sono stati enunciati i criteri e i parametri applicabili nel nuovo assetto della rete scolastica derivante esclusivamente dalla soppressione dei circoli didattici e delle scuole medie senza ulteriori interventi sugli istituti comprensivi già esistenti, nonché gli obiettivi formativi della Provincia secondo quanto previsto dalle linee guida regionali. Il presidente Ferro ha quindi richiesto un incontro all’Assessore regionale alla cultura con le cinque Province, in merito all’opportunità di adottare un nuovo piano di dimensionamento, tenendo conto delle difficoltà derivanti dalle caratteristiche orografiche del territorio, dalla scarsità di collegamenti e, non ultimo, dal numero sempre più esiguo della popolazione scolastica, senza considerare gli ingenti tagli agli organici e alle autonomie subiti dalla regione Calabria negli ultimi tre anni, stante l’inerzia protrattasi per circa dieci anni nell’applicazione dei parametri normativi.
L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, prendendo atto della volontà unanime delle cinque Province di non procedere all’attuazione del dimensionamento scolastico su istituti comprensivi già esistenti, ha ribadito l’obbligo dell’applicazione della legge pur nelle more di ulteriori chiarimenti, e ha prorogato i termini per la presentazione dei piani provinciali di dimensionamento scolastico al 20 novembre. Nel frattempo, l’assessore regionale si è fatto portavoce delle difficoltà del territorio ad approvare un nuovo riassetto scolastico in sede di Conferenza Stato-Regioni, chiedendo l’applicazione graduale dei nuovi parametri (500 e 1000) e l’adozione di una media numerica al posto di un parametro fisso. In merito all’interpretazione della norma, in ogni caso, il presidente Wanda Ferro, nella sua qualità di presidente regionale UPI, riproporrà il quesito al nuovo governo Monti.
Dimensionamento scuole del primo ciclo: i circoli didattici e le scuole medie accorpati agli istituti comprensivi | Riguardo alle scuole del I° ciclo di istruzione, conformemente a quanto previsto dalle linee guida regionali, la riorganizzazione della rete scolastica ha tenuto conto dell’obiettivo prioritario di pervenire alla definizione di assetti organizzativi autonomi stabili nel tempo, conseguenti alla soppressione di circoli didattici e scuole medie. La definizione del Piano di riorganizzazione delle scuole del I° ciclo è scaturita in sede istruttoria da quanto riportato negli atti deliberativi dei Comuni, laddove compatibili con i criteri ed i parametri delle linee guida, dal costruttivo contributo ed apporto degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche e da quanto emerso nella conferenza d’ambito. In sintesi, gli interventi approvati consistono: nell’accorpamento del X Circolo di Catanzaro all'I.C. Catanzaro Sud Casalinuovo (escluse le scuole di viale Emilia); l’accorpamento del VI Circolo Catanzaro all'I.C. Vivaldi (escluso scuole Barone); l’accorpamento delle scuole dell'infanzia e primaria di viale Emilia e scuole dell'infanzia e primaria Barone all'I.C. Mattia Preti; l’accorpamento della Direzione Didattica di Girifalco all'Istituto Comprensivo di Girifalco; l’accorpamento V Circolo Didattico "Costabile" di Lamezia Terme all'istituto Comprensivo "Nicotera"; l’accorpamento VII Circolo Didattico "Don Bosco" di Lamezia Terme all'Istituto Comprensivo "Ardito"; l’accorpamento della Scuola Media "Pitagora" di Lamezia Terme all'Istituto Comprensivo "Perri".
Dimensionamento scuole del secondo ciclo: l’Ipsaa di Falerna accorpato all’Iis di Decollatura | Anche la decisione relativa al dimensionamento delle scuole del II° ciclo, quindi l’accorpamento dell’Ipsaa di Falerna all’Istituto di istruzione superiore “Costanzo” di Decollatura, segue le indicazioni contenute nelle linee guida regionali. Fermo restando il necessario rispetto dei parametri numerici di cui alla normativa, comprensivi del numero degli alunni frequentanti i corsi serali, il dimensionamento delle scuole superiori è stato definito conformemente agli indirizzi contenuti nelle linee guida, ossia prevedendo l’unificazione di Istituti prioritariamente della medesima tipologia e all’interno del medesimo ambito territoriale. Ciò al fine di rendere omogenea l’offerta di indirizzi per ciascun Istituto, ancorandola alla vocazione dei territori di riferimento, semplificando le scelte delle famiglie, nonché facilitando le attività legate all’orientamento, valorizzando anche gli Istituti di Istruzione Superiore prevalentemente nelle aree interne soggette a spopolamento, nelle quali peraltro diventa necessario, viste le criticità legate al sistema dei trasporti, limitare fenomeni di pendolarismo e garantire un’ offerta formativa altamente diversificata. Preso atto che il territorio provinciale risulta suddiviso in tre ambiti territoriali, si è inteso preservare in ciascun ambito un’offerta formativa ricca e articolata, valorizzando la presenza dei diversi ordinamenti liceali, tecnici e professionali. In riferimento alla sede della dirigenza in caso di accorpamento, il criterio oggettivo per la determinazione della sede di dirigenza rimane il Comune (I° ciclo) e l’Istituzione scolastica (II° ciclo) che registrano il maggior numero di iscritti, compatibilmente con la disponibilità degli edifici.