Isola Capo Rizzuto: amministrazione su concorsi pubblici e situazione del personale
"Tre concorsi pubblici in tre anni. L’ultimo dei quali ha portato alla recentissima assunzione di un dipendente appartenente alla categoria protetta. È una scelta precisa quella dell’Amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto, che ha deciso di invertire la tendenza rispetto al passato e procedere alle assunzioni esclusivamente attraverso concorso pubblico. Se si esclude, infatti, la fase di commissariamento dell’Ente nel corso della quale furono espletati diversi concorsi, in precedenza era stata bandita una sola selezione per l’assunzione di alcuni vigili urbani. - Comunica una nota del comune di Isola Capo Rizzuto - Una scelta, quella attuale, che ha portato ad un primo concorso bandito nel 2009 per l’assunzione del nuovo comandante dei Vigili urbani; poi è stata la volta del concorso per l’assunzione di un dipendente affetto da invalidità; infine il concorso riservato alle categorie protette, mentre già sono in via di definizione altri due bandi per l’impiego di altrettanti appartenenti alla categoria invalidi.
“Con la stabilizzazione nel gennaio 2009 di 15 lavoratori di pubblica utilità – spiega l’assessore comunale al Personale Marcello Bombardiere – e con le tre assunzioni fatte tramite concorso pubblico, abbiamo dato un minimo di sollievo alla carenza di personale. Che, però, resta un problema estremamente serio”. All’interno dell’Ente, infatti, a tutt’oggi lavorano 67 persone a fronte delle 117 previste dalla dotazione organica; ci sono, insomma, 50 posti vacanti che per il momento sono difficilissimi da occupare. “Con la legge Brunetta – aggiunge Bombardiere – e con i vincoli legati al Patto di stabilità, anche se alcuni impiegati vanno in pensione diventa estremamente difficile fare nuove assunzioni. L’unico modo per non gravare sulla spesa riservata al personale è bandire concorsi riservati a categorie protette, per lo meno fino a quando non avremo ottemperato alla legge numero 68 del 1999 che impone l’assunzione di una percentuale specifica di dipendenti appartenenti a queste categorie”.
“Praticamente il personale è dimezzato – prosegue il sindaco Carolina Girasole – e dunque con carichi di lavoro doppi rispetto a quanto dovrebbe essere. Una delle conseguenze, purtroppo, è che alcuni dei servizi e delle attività che l’Ente deve erogare siamo stati costretti ad affidarli all’esterno, come per esempio nel caso della gestione del porto o del castello». Ecco perché l’Amministrazione ha scelto di dare un segnale anche in questa direzione. Negli ultimi due anni, infatti, il personale impiegato è salito fino a raggiungere le 67 unità. Dall’1 gennaio 2009 sono stati stabilizzati 15 Lpu e poi sono stati banditi tre concorsi pubblici in tre anni, che hanno portato all’assunzione del Comandante dei Vigili urbani, di un dipendente appartenente alle categorie protette e di un altro affetto da invalidità. «Con il concorso per Comandante dei Vigili urbani – aggiunge il primo cittadino – abbiamo colmato una lacuna che il Comune si portava dietro dal 2000. Dopo la morte del comandante Carchivi, infatti, il comando è stato portato avanti da un funzionario facente funzioni. Fino al concorso pubblico che abbiamo bandito nel 2009”.
Un altro dettaglio che salta agli occhi esaminando la pianta organica dell’Ente è legato alle categorie di inquadramento del personale. Nella vecchia dotazione organica, a fronte di 17 posti di vertice (D1 e D3) ci sono neppure la metà di impiegati di categoria C. “Paghiamo il frutto – spiega Carolina Girasole – delle scelte fatte in passato. Aver verticalizzato in maniera indiscriminata, ed evitato accuratamente di bandire concorsi pubblici, ha prodotto danni che oggi condizionano pesantemente l’attività dell’Ente che, se da un lato viene indicato da Legautonomie quale Comune più virtuoso della Calabria nel contenimento delle spese riservate al personale (con il 20,3%), dall’altro proprio per questa ragione fa fatica a rispondere a tutte le esigenze lavorative legate all’Ente. E siccome lo sviluppo di un territorio passa attraverso l’attività amministrativa, se questa non è adeguata lo scotto viene pagato da tutto il territorio». Di qui la decisione di «tenere alta la vigilanza sull’attività dei dipendenti, che nei mesi scorsi ha portato a prendere provvedimenti disciplinari piuttosto seri”.
In ottemperanza ai dettami della legge Brunetta, infine, il Comune ha selezionato, sempre tramite bando pubblico, i due componenti l’organismo collegiale di valutazione, che per tre anni saranno incaricati di valutare il raggiungimento degli obiettivi nei vari settori dell’amministrazione dell’Ente."