Mancini chiede decreto sulla nettizzazione dei fondi comunitari
L’Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione comunitaria Giacomo Mancini – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “E’ urgente e non più rinviabile che il nuovo governo guidato dal professore Monti provveda ad emanare il decreto sulla nettizzazione dei fondi strutturali così da consentire alle regioni del Mezzogiorno di uscire dalla morsa del Patto di Stabilità. E’ nota infatti la situazione di estrema difficoltà in cui si trovano le Regioni nel dover assicurare, da un lato, l’esigenza di rispettare i target di spesa dei fondi comunitari e, dall’altro lato, quella di non oltrepassare il plafond di spesa prevista dal Patto. Tale situazione costringe tutte le regioni, ad iniziare da quelle rientranti nell’obbiettivo convergenza, a non poter utilizzare le proprie risorse per effettuare una serie di pagamenti, molti dei quali in settori sensibili a forte ricaduta sociale, che non dovrebbero essere in nessun modo rinviati. Per ovviare a tale problema, nella cd manovra di settembre, è stata introdotta una norma, l’art.5 bis del Decreto 148/2011, che consente di non computare le risorse comunitarie del Por 2007-2013, delle Risorse Liberate del Por 2000-2006 e dei Fondi Fas negli obiettivi programmatici del Patto di Stabilità assegnati ad ogni regione, delegando per la sua effettiva attuazione ad un decreto che ancora non è stato emanato. La nascita del nuovo Esecutivo e il largo consenso parlamentare di cui gode dovrebbero acconsentire adesso di porre mano ad una condizione che non permette di dare ossigeno al tessuto produttivo calabrese, trattandosi di risorse di investimento che favoriscono la crescita dei territorio, oltre che impedire l’esplosione di forti tensioni sociali. Ecco perché mi auguro il Governo provveda senza esitazioni. E così come sono certo che tutte le forze politiche possano insieme alle organizzazioni datoriali e sindacali sostenere questa battaglia che ha l’obbiettivo di consentire alla Calabria di spendere le risorse che possiede e che adesso solo bloccate da questa terrificante tagliola normativa”.