Dichiarazione on. Guccione: “Anche sulla legge “Inciucio” avevamo ragione”
"La bocciatura da parte della Corte Costituzionale della Legge 34 del 2010 che elimina la incompatibilità tra le funzioni di sindaco e consigliere regionale è la conferma della giustezza della battaglia che abbiamo portato avanti in Consiglio regionale per affermare un “no” chiaro ai doppi incarichi e ad una concezione della democrazia partecipata che non può sopportare il cumulo degli incarichi. - Dichiara una nota dell'on. Guccione - Come si ricorderà, insieme ai colleghi Aiello e Censore, all’indomani della proposta trasversale avanzata in Consiglio regionale, avanzammo una proposta di legge con cui si intendeva cancellare definitivamente l'emendamento al Bilancio della Regione, da più parti definito "emendamento-vergogna" o "emendamento-inciucio", presentato dai consiglieri del gruppo misto, Nicola Adamo e Giuseppe Bova, che ha modificato la legge elettorale, rimuovendo l'incompatibilità precedentemente esistente tra la carica di consigliere e assessore regionale con quella di sindaco o di presidente di una Provincia. La legge elettorale, così modificata, dicevamo allora, é in aperto contrasto con il Testo Unico degli Enti Locali, che sull'argomento non sembra lasciare spazio a interpretazioni.
Esso, all'articolo 65 recita testualmente: "Il presidente e gli assessori provinciali, nonchè il sindaco e gli assessori dei comuni compresi nel territorio della regione, sono incompatibili con la carica di consigliere regionale. Tant'é che da più parti era stato chiesto al Consiglio dei Ministri se non si ritenesse 'necessario e urgente, considerato che la legge eccede la competenza della Regione, procedere alla relativa impugnazione a norma dell'articolo 127 della Costituzione. Oggi, finalmente, il conforto di aver avuto ragione."
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