Antonio Di Pietro in conferenza stampa a Lamezia Terme
"L'Italia dei Valori si è impegnata come e più di molti altri partiti nella liberazione dell'Italia dal governo Berlusconi, così l'abbiamo chiamata e ne siamo orgogliosi: oggi vogliamo mettere dietro le spalle questa esperienza umiliante per il Paese e le istituzioni e il compito dell'Italia dei Valori deve essere quello di partecipare alla ricostruzione, come è successo per i nostri padri quando in modo tragico vi fu una riduzione degli spazi di democrazia e di benessere nel nostro Paese". Lo ha detto il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta oggi a Lamezia Terme. "E' questa la ragione per cui abbiamo dato la fiducia al governo Monti - ha aggiunto Di Pietro - intesa come necessità di dare al Paese un governo con un corpo che ha bisogno di una testa".
"Oggi sono due le emergenze fondamentali che ci aspettano: un'emergenza economica e finanziaria che abbiamo affidato al governo del Presidente Napolitano, ma della cui maggioranza politica parlamentare che si sta sviluppando e un pò avviluppando in questi giorni non vogliamo far parte, tant'è che noi non partecipiamo alla spartizione alla conta dei sottosegretari, e la seconda sono le elezioni". Lo ha dichiarato il presidente dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro dialogando con i giornalisti a Lamezia Terme. "Noi abbiamo assicurato al governo Monti il nostro appoggio - ha sottolineato il leader di Idv - valutando di volta in volta i provvedimenti che si porteranno in aula; di lui e del suo Governo rispettiamo e stimiamo la competenza tecnica e professionale, la storia personale. Con Monti il nostro Paese ha trovato la dignità e può andare Europa e incontrare i massimi rappresentanti delle istituzioni con la stessa dignità: questo ci ha ridato un po' di orgoglio italiano". Però, ha aggiunto Di Pietro, "partiamo dal presupposto che la coltellata se te la dovesse dare un amico o un nemico sempre una coltellata e', per cui aspettiamo di vedere nel merito cosa vuol fare Monti, impegnandoci a far rimanere un governo tecnico, anche per questo non abbiamo proposto e ne ci sediamo al tavolo della distribuzione dei seggi o degli accordi politici al di fuori delle commissioni parlamentari".
"Ieri sera abbiamo preso atto che ci sarebbe stata una riunione in cui una nuova e inedita maggioranza parlamentare, formata da Pd, Pdl, Udc e Terzo Polo si e' riunita con il presidente del Consiglio per individuare le priorità politiche e la distribuzione dei sottosegretari: noi non abbiamo partecipato, abbiamo spento il telefono". Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi a Lamezia Terme. "La seconda emergenza che dobbiamo affrontare - ha aggiunto Di Pietro - che questo governo, così come il Parlamento e lo stesso capo dello Stato possono far finta che non esista, sono le elezioni: questa e' un'emergenza democratica, perché questo Governo non ha una legittimazione popolare, anzi e' l'esatto opposto dello spirito del sistema bipolare su cui si basa la legittimazione popolare e la democrazia". Governi del genere, ha proseguito il leader di Idv, "hanno non solo il diritto, ma il dovere di esistere nell'emergenza e nell'urgenza, quindi poi bisogna ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti del Parlamento e nel proprio Governo".
"Senza una nuova legge elettorale ci sarà sempre un Parlamento di nominati che non hanno nessuna responsabilità verso chi li ha eletti: per questo abbiamo indetto un referendum elettorale a cui hanno risposto 1.200.000 persone e chiediamo a tutte le forze politiche parlamentari , al Governo, al Presidente della Repubblica di consentire che la Corte costituzionale faccia in modo trasparente il proprio dovere e ci metta nelle condizioni di andare a votare nel mese marzo". Lo ha dichiarato il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro nel corso della conferenza stampa che ha tenuto oggi a Lamezia Terme. "Solo cosi' - ha proseguito il presidente di Idv - potranno terminare tutte le urgenze, anche perché Monti non potrà essere la soluzione a tutte le cosiddette emergenze nel nostro Paese: Monti più che nominarlo senatore a vita avrebbero dovuto nominarlo presidente del Consiglio a vita. Terminate le urgenze dobbiamo tornare a votare".
"Sul piano programmatico Italia dei Valori ritiene necessario partire dalla legge del "buono esempio" e non con gli annunciati interventi sulle pensioni, Ici e patrimoniali, senza sapere chi deve pagare. Questa volta deve pagare innanzitutto chi finora non ha pagato o chi, pure avendo di più, ha dato di meno". Lo ha affermato il presidente dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro intervenendo a Lamezia Terme a una conferenza stampa promossa dal partito. "Legge del buono esempio - ha aggiunto Di Pietro - significa togliere i privilegi della casta, ma anche attaccare gli evasori fiscali. Certamente sarà necessario un po' di sacrificio, ma in modo proporzionale a secondo di chi guadagna di piu'. Per questo diciamo no ad un Ici indiscriminata e no ad una patrimoniale in discriminante, si alla patrimoniale per chi ha grandi patrimoni, cosi' come diciamo si alla tassazione sui mobili e sugli immobili, sulle rendite finanziarie e sui grandi patrimoni immobiliari, no invece alle prime case per le giovani coppie e per gli anziani. Non e' poi - ha concluso Di Pietro - con l'allungamento dell'eta' pensionabile che si risolvono i problemi, quanto la lotta alle triple pensioni e ai privilegi".
"Berlusconi sta all'Italia come Scopelliti sta alla Calabria". Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori Antonio di Pietro parlando con i giornalisti a Lamezia Terme. "Il modello Reggio - ha sottolineato Di Pietro - e' basato sulle lottizzazioni, spartizione, clientelismo e soprattutto sull'utilizzo del denaro pubblico indebitando le casse comunali, per apparire nell'immediato come colui che da', senza rendersi conto che il buon padre di famiglia deve individuare delle priorità nell'utilizzo delle risorse e soprattutto deve avere rigore nell'utilizzo delle risorse". Di Pietro poi aggiunge: "Così come sono dovuti intervenire Corte di conti ed uffici giudiziari per gli sprechi e per i danni creati all'erario dal Comune di Reggio - ha sottolineato il leader di Idv - domani dovranno intervenire per quelli regionali: è troppo facile governare spendendo i soldi dei nostri figli, i soldi del futuro, bruciando denaro con clientelismo e cattedrali nel deserto. Per questo noi contestiamo molto la politica di Scopelliti, soprattutto nelle mancate individuazioni delle priorità: lui vuole apparire efficiente tagliando servizi essenziali, come nel Piano sanitario, però poi chiude un occhio sui tanti sprechi della politica, della casta, dei privilegi con cui continua ad assicurare a se' e agli organismi politici a cui fa riferimento, un continuo travaso di voti di scambio, politicamente intesi, al fine di mantenere un consenso, comprato più che meritato".