Reggio Calabria. Domani convegno donne e clan
Il ruolo delle donne nella 'ndrangheta si è evoluto e qual è il prezzo di un'emancipazione al rovescio? Quali sono le loro colpe di madri, di donne che educano i propri figli a una cultura dell'illegalita'? E cosa si puo' e deve fare per capovolgere questo protagonismo femminile deviato, dando al contrario forza e dignità ai tanti esempi positivi? Da questi interrogativi nasce il convegno "L'altra metà della 'ndrangheta, le donne, le cosche, il potere" promosso dalla Fondazione Bellisario e che avra' luogo a Reggio Calabria, all'Auditorium Calipari di Palazzo Campanella, per domanie alle ore 9:30. Giuseppe Scopelliti, Presidente Regione Calabria; Lella Golfo, Presidente Fondazione Marisa Bellisario, Simonetta Matone, Giuseppe Vice Capo Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Elisabetta Tripodi, Sindaco di Rosarno, Stefano Mieli, Direttore Centrale per la vigilanza bancaria e finanziaria Banca d'Italia, Paola Balducci, Professore di Diritto processuale penale all'Università del Salento, Francesco Manganaro, Professore ordinario di Diritto amministrativo all'Università Mediterranea di Reggio Calabria e Giusi Princi, Dirigente del Liceo Scientifico Volta di Reggio tra i protagonisti del confronto moderato da Francesco Guidara e Safiria Leccese. Cosa pensano gli italiani del binomio "donne e 'ndrangheta" e credono che il ruolo femminile all'interno delle cosche si sia evoluto sono tra gli interrogativi al centro della ricerca commissionata per l'occasione e che verra' presentata da Alessandra Ghisleri, AD Euromedia Research. A svelare invece il punto di vista e le idee dei giovani calabresi un concorso indetto negli Istituti Superiori di Reggio Calabria sul tema "donne e 'ndrangheta" e i cui vincitori saranno premiati nel corso dell'evento.