L’Assessore all’Agricoltura Trematerra replica al parlamentare europeo Pirillo
L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra interviene ancora sulla vicenda che ha investito, in questi giorni, la “Misura 121” del PSR Calabria, al fine di tranquillizzare il mondo agricolo ed economico calabrese sui reali risvolti dello spiacevole episodio. L’intervento dell'Assessore è quanto mai necessario anche per informare le imprese agricole calabresi dei nuovi aggiornamenti che riguardano la “Misura” citata.
“Infatti- ha detto l’Assessore Trematerra - con ben due sentenze (n.1466/2011 e n.1036/2011), depositate il 25 novembre scorso, successive dunque a quella, depositata il 22/11/2011, cui inneggia l’Onorevole Pirillo, che per mia bonomia non ho mai tirato in ballo sui pacchiani errori di programmazione del PSR, , il TAR Calabria, nella stessa Sezione giudicante, nello stesso giorno e nella stessa Camera di Consiglio della prima sentenza, sullo stesso motivo di ricorso ha statuito: "Nel caso di specie (il decreto di revoca della 121 di Pirillo) non può ritenersi che la decisione assunta dall’Amministrazione costituisca espressione di un potere esercitato in modo arbitrario e ingiustificato e che la stessa non abbia tenuto conto della legittima aspettativa della ricorrente alla conclusione del procedimento originario. Al riguardo il Collegio deve evidenziare che la Regione ha indicato alcune puntuali circostanze che giustificano pienamente l’adozione del provvedimento in autotutela......... Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto: 1) dichiara improcedibile il ricorso introduttivo e il primo ricorso per motivi aggiunti; 2) rigetta il secondo ricorso per motivi aggiunti". Tali statuizioni, diametralmente opposte alla prima sentenza, sono una schiacciante vittoria processuale ed amministrativa della Regione Calabria e del mondo agricolo calabrese e, soprattutto la conferma che quanto fatto da questa amministrazione è assolutamente giusto e coerente con la legge, con l’efficienza e con l’opportunità. Naturalmente tengo salva – ha detto ancora Trematerra - ogni considerazione sulla “Misura 123”, nella quale il TAR ha non solo detto che è assolutamente regolare il procedimento di revoca ma ha anche aggiunto che esso era necessario date le numerose irregolarità sottese al bando. Tuttavia sono convinto che l’On. Pirillo non ha letto, o saputo leggere, le sentenze, ovvero che in totale malafede ha letto solo i pezzi che gli piaceva leggere.
Siccome però mai nessuno scriverà due righe di plauso o solo informative sulla vicenda, mi corre l’obbligo quantomeno di informare gli imprenditori calabresi che le scelte adoperate dalla Regione non sono state ne scellerate ne irragionevoli ma razionali, ponderate e moderne. In questi mesi di guida dell’Assessorato ho sempre evitato di fare commenti e/o osservazioni sugli atti svolti da chi mi ha preceduto, ma evidentemente questo comportamento non è stato colto appieno e, perdendo l’opportunità del silenzio l’On.Pirillo, mi obbliga ad evidenziare quanti fossero i fondi da lui messi a disposizione per gli agricoltori sulla “Misura 121”. Infatti il programmatore che ha scritto il PSR Calabria (cioè l’On. Pirillo) ha fatto un programma, e quindi gli eventuali successivi bandi, per la misura 121, che su 162 milioni di Euro di dotazione, ne avrebbe impiegati circa 168 (avete letto bene) in associazione alla misura 112. Ma questo non per scelta politica, spero, ma solo perché non avevano capito il meccanismo. Infatti dovette intervenire con apposito atto successivo, chiaramente illegittimo in quanto modificava le condizioni iniziali di gara, che limitava a 150 mila euro il valore della 121 per ogni singolo giovane. Voglio evidenziare che senza questa successiva decretazione l’intera misura 121 non sarebbe bastata neppure per finanziare i primi insediamenti, atteso che nel PSR, il nostro valido programmatore ha previsto come obiettivo 1.123 insediati (scheda 112 PSR).
Il punto è che con l’avvento dei computer ci si è scordati le tabelline, e quindi di fare i calcoli. Proviamo insieme: 1.123 nuovi insediati per 150 mila euro cadauno che risultato ci da? 168,4 milioni di Euro, cioè 7 milioni più del totale della dotazione della misura 121. Ma il bello deve ancora arrivare: infatti la misura 121 prevede come indicatore il finanziamento di ben 3.251 aziende. Provate a fare voi i conti. Naturalmente non voglio parlare dei PIF, dove siamo l’unica regione (insieme alla Liguria) a non avere associato agli stessi la misura 121. Il perchè di questa scelta dove risiede? Potrei sbizzarrirmi con le ipotesi malevole, ad esempio gestione promissoria delle pratiche, ma sarebbe solo malafede, il motivo risiede certamente che tra 1.123 nuovi insediamenti, 3.251 aziende ecc. ecc. non avanzava nulla per i PIF. Ma neanche per i bandi, eppure li ha fatti. Facciamo un altro esercizio: il bandoPirillo/2010 ha sulla 121 23 milioni di euro, sullo stesso bando ci sono 167 domande finanziabili con la 112. Domanda: quanti soldi avanzano per le imprese ordinarie? Questa volta i conteggi fateli da soli. Vedete su ogni misura del PSR si potrebbe scrivere un romanzo comico. Ma io non l’ho mai fatto, ho sempre lavorato per rendere potabile un’acqua inquinata ed aldilà delle chiacchiere ho preso in mano un programma che in oltre tre anni aveva spesosolo 94 milioni di euro, oggi siamo oltre i 300 milioni, un programma con i pagamenti delle misure a superficie che eravano praticamente fermi, inchiodati ancora al 2007, oggi paghiamo gli acconti 2011 dopo avere istruito e liquidato tutto il pregresso. Tutto ciò fa male, mi rendo conto, ma le parole passano i fatti restano. Ancora vorrei dire all’On. Pirillo, che invoca l’intervento della commissione, che la stessa è stata nostra ospite il 23, 24 e 25 novembre (cioè fino a 4 gironi fa) e lo invito a leggere sui giornali quali considerazioni ha fatto sul nostro operato. Unico neo,aimè, una osservazione su prescrizioni che non erano state osservate nel 2009, ma a quel tempo ero un tranquillo consigliere di opposizione. Mi piacerebbe ancora parlare di PIAR, di Piani Tematici Strategici e di tanto ancora. Ma ho dedicato oramai troppo tempo a polemiche che non mi appartengono e che servono solo a rimestare il peggio di quanto si sia espresso in questa regione”.
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