‘Ndrangheta: l’avvocato Minasi resta in carcere
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Como, Luciano Storaci, ha convalidato il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Reggio Calabria nei confronti dell'avvocato Vincenzo Minasi. Minasi, che è detenuto nel carcere di Opera (Milano), è stato arrestato mercoledì scorso perché coinvolto nell'inchiesta della Procura di Milano contro le cosche della 'ndrangheta dei Valle-Lampada e contestualmente gli è stato notificato il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Reggio Calabria per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni nell'inchiesta contro la cosca Gallico di Palmi. Ieri - informa l'Ansa - si è svolta l'udienza di convalida del fermo durante la quale Minasi, difeso dall'avvocato Pino Nardo, ha risposto alle domande del giudice di Como che lo ha sentito per rogatoria. Durante l'interrogatorio Minasi, secondo il difensore, avrebbe indicato una serie di fatti ed elementi che dimostrerebbero la sua estraneità dalle accuse. Al termine dell'interrogatorio il giudice ha convalidato il fermo ed ha emesso nei confronti dell'indagato una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli atti saranno ora trasmessi al giudice di Reggio Calabria competente per territorio. L'avvocato Nardo ha preannunciato che presenterà una istanza alla Procura di Reggio Calabria perché il suo assistito si è detto disponibile ad essere interrogato dai magistrati che conducono l'inchiesta.