Stillitani ha partecipato al convegno sul progetto “Vespro” organizzato dal Formez PA
L’assessore al lavoro Francescantonio Stillitani ha aperto i lavori del seminario sul progetto “Vespro” (valutazione dell’efficacia delle strutture e delle politiche rivolte all’occupabilità nelle autonomie locali), organizzato dal Formez PA, che si è svolto, questa mattina, all’hotel “Cala del Porto” a Vibo Marina.
Si è trattato – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - di momento di riflessione sulla necessità di rafforzare il processo d’innovazione dentro le pubbliche amministrazioni, al fine di sostenere delle efficaci politiche di sviluppo in grado di rilanciare le regioni meridionali.
Stillitani, dopo aver ripercorso le attività finora svolte dal suo assessorato in materia di occupazione, come il testo unico sul lavoro, i numerosi bandi volti favorire l’occupabilità e il contrasto del lavoro nero, si è soffermato sull’importanza che ricopre nel mercato del lavoro la formazione professionale “la quale – ha dichiarato - deve essere finalizzata esclusivamente all’occupazione, cercando il più possibile di non spendere risorse inutilmente”.
Per affrontare la crisi ed i suoi effetti sul lavoro il Governo nazionale, a partire dal 2009, ha varato una serie di interventi normativi che hanno permesso l’estensione del sistema degli ammortizzatori a settori prima scoperti e, soprattutto, con l’accordo Stato- Regioni del 2009 e del 2011 si è formalmente legato il sostegno al reddito ad interventi di politica attiva finanziati con risorse regionali. Proprio a tal proposito l’assessore Stillitani ha sottolineato come “le azioni di concertazione tra le istituzioni, attraverso le politiche attive regionali, abbiano portato alla formazione e alla riqualificazione di circa dieci mila lavoratori calabresi in cassa integrazione o in mobilità, percettori di sussidi in deroga, per una loro nuova immissione all’interno del mondo del lavoro. Infatti – ha aggiunto Stillitani - l’obiettivo dell’assessorato regionale al Lavoro è proprio quello di utilizzare questi lavoratori all’interno degli enti, delle strutture pubbliche o addirittura private, non limitandosi alla passiva erogazione di un sussidio che risulterebbe improduttivo, ma facendoli lavorare in uffici pubblici per migliorare la qualità dei servizi offerti e per far si che il lavoratore, non sentendosi più un peso per la collettività, restituisca in ore lavorative il sussidio che gli viene erogato”.
All’incontro, durante il quale si è discusso anche sulle possibilità di accrescere la capacità delle amministrazioni delle regioni Obiettivo Convergenza, nei diversi livelli di governo, di coordinamento delle politiche di inserimento al lavoro, semplificando i processi di incontro tra domanda e offerta, sono intervenuti, fra gli altri, il direttore generale del Dipartimento Lavoro Bruno Calvetta ed Antonio Viscomi, docente di diritto del lavoro all’Università “Magna Grecia” di Catanzaro.