Baby prostituta nel catanzarese, misura cautelare per i nonni
Andavano a trovare la nipote nella struttura protetta dove si trova dopo essere stata al centro di una vicenda di prostituzione minorile, e qui la minacciavano perche' modificasse le accuse nei confronti della madre e della zia, condannate in primo grado per averla venduta in cambio di pochi euro per incontri sessuali. Per questo, il gip del tribunale di Catanzaro, Camillo Falvo, ha disposto l'applicazione di una ordinanza di misura cautelare nei confronti del nonno e della nonna della ragazzina che ora ha 15 anni. Nei loro confronti il giudice ha disposto il divieto ad avvicinarsi alla minore, oltre all'emissione di un avviso di garanzia per minacce e violenze psicologiche. Secondo le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Botricello, i due nonni S.A. e I.M., andavano a trovare la giovane e le avrebbero chiesto ripetutamente e con forza di cambiare la versione dei fatti, scagionando cosi' la mamma e la zia condannate in primo grado insieme a due presunti clienti. Sono state le indagini dei militari dell'Arma a scoprire i fatti che hanno portato all'emissione dei provvedimenti richiesti dal sostituto procuratore Simona Rossi. Secondo le accuse che hanno portato al primo grado di giudizio, la madre e la zia della piccola, che all'epoca dei fatti era ancora una bambina, l'avrebbero venduta in diversi incontri in cambio di pochi euro.