Vertenza Ppe Morano, avviata una petizione pubblica per il ripristino del servizio

Cosenza Attualità

Mancata riapertura Punto Prelievo Ematico, monta la protesta. Tensione lunedì scorso nella sala convegni del Chiostro di San Benardino da Siena. All’incontro voluto e introdotto dall’assessore alla Sanità Maurizio Iazzolino, hanno partecipato il sindaco Francesco Di Leone, i rappresentanti delle sigle sindacali Fnp Cisl e Spi Cgil, nelle persone dei segretari Marco Bruno e Susana Gonzales, il presidente del Centro anziani Raffaele Di Lorenzo, numerosissimi cittadini. Assente, invece, il direttore del Distretto Sanitario di Castrovillari, invitato per illustrare le motivazioni dell’Asp.

Si è tentato di fare il punto sulla problematica e assunto decisioni importanti. Che seguono di qualche settimana la recente presa di posizione dell’assessore Iazzolino. Era stato infatti l’esponente dell’esecutivo municipale ad evidenziare in una nota trasmessa ai vertici aziendali dell’Asp Cosenza le ricadute negative sulla popolazione, specialmente anziana, che dapprima la soppressione e poi la mancata riattivazione del servizio ha diffusamente prodotto. Alla politica si era associata la Fnp Cisl moranese, la quale aveva platealmente minacciato di scendere in piazza se non si fosse addivenuti a una soluzione immediata. L’incontro di lunedì, dal canto suo ha fissato i paletti alla vicenda. E dichiarato lo stato di agitazione insieme a una serie di iniziative a stretto giro. Per prima cosa le forze sociali, supportate integralmente dall’amministrazione comunale, hanno deciso di promuovere una petizione pubblica con specifica istanza di ripresa delle attività del centro prelievi, facendo contestualmente rilevare l’elevata vulnerabilità della fascia d’utenza interessata e i gravissimi disagi cui questa va incontro. La raccolta di firme, è stato a margine dei lavori, è solo il primo passo di una battaglia di civiltà, necessaria per affermare il diritto alla salute. “Non si capisce la ragione per cui il PPE di Morano non debba ritornare a svolgere le sue funzioni, come peraltro ha fatto per più di venti anni con ottimi riscontri – ha affermato l’assessore Iazzolino. L’Azienda sanitaria cosentina non sarebbe chiamata a sopportare alcun costo aggiuntivo, giacché esistono e sono già utilizzati da altri ambulatori gli ambienti sanitari che dovrebbero (ri)ospitare il redivivo servizio. Oltretutto nella medesima area insiste la Postazione assistenziale continuativa, che garantisce la copertura e i livelli di primo intervento in caso di bisogno. Riformuliamo dunque la richiesta di ripristinare il servizio come già avvenuto, e giustamente, in alcuni paesi del comprensorio. Non possiamo permettere che persone anziane, affette da patologie che obbligano a controlli medici e periodici esami ematochimici, spesso impossibilitati a muoversi perché sprovvisti di mezzi adeguati, siano costretti a recarsi a Castrovillari. E non è solo una questione logistica – sbotta Iazzolino - ma anche economica, dato che parliamo di soggetti con redditi minimi. Presenteremo questa petizione al direttore generale dell’Asp, sperando nella sua sensibilità. Successivamente, nella malaugurata ipotesi di un’ulteriore defezione, saremo a fianco delle sigle sindacali e dei cittadini in tutte le forme di lotta che vorranno intraprendere”. E dopo le firme, trapela dagli ambienti sindacali, le rimostranze si trasferiranno presso gli uffici territoriali e provinciali dell’Azienda sanitaria. Intanto in paese non si parla d’altro. E il popolo è sempre più arrabbiato.