Laboratori Arpacal al top nazionale
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) continua ad ottenere risultati lusinghieri nei circuiti nazionali di interconfronto, ai quali partecipano i laboratori dei principali enti di ricerca nonché quelli delle agenzie ambientali italiane. I circuiti di interconfronto servono a verificare la capacità dei laboratori di eseguire determinate prove (Proficiency testing). Il sistema per misurare l’eccellenza di un laboratorio, è il cosiddetto “Z-score” (Z minori di 2 = valori accettabili; Z compreso tra 3 e 2 = valori discutibili; Z score maggiore di 3 = valori da rigettare). In questa occasione, le soddisfazioni per l’Agenzia ambientale calabrese giungono da tre dipartimenti provinciali: Reggio Calabria, con i suoi laboratori Chimico e Bionaturalistico, Vibo Valentia, con il laboratorio Chimico, e Catanzaro, anch’esso con il proprio laboratorio Chimico. Tutti i laboratori dell’Arpacal, infatti, hanno raggiunto livelli di Z-score lusinghieri, con picchi di eccellenza.
Il laboratorio chimico di Catanzaro, inoltre, in una prova di interconfronto organizzata dall’Istituto Superiore della Sanità, si posiziona come migliore laboratorio tra i venticinque partecipanti a livello nazionale, rappresentativi di strutture di ricerca pubbliche e private di respiro anche internazionale. In questo circuito, i laboratori erano chiamati ad analizzare prodotti alimentari individuando Micotossine, Aflatossine e Ocratossina A; tali sostanze sono dei contaminanti molto pericolosi per la salute umana poiché risultano da tossici a letali secondo le dosi ingerite. A parte il circuito dell’ISS, al quale ha partecipato solo il laboratorio di Catanzaro, gli altri due circuiti di interconfronto al quale hanno aderito con ottimi risultati i dipartimenti provinciali Arpacal con i propri laboratori, sono stati organizzati dalla Unichim, ente per l’unificazione del settore dell’industria chimica. Le prove si riferiscono agli "Agenti microbiologici nelle acque di scarico" con la ricerca di E.coli e salmonella e " Agenti microbiologici nelle acque destinate al consumo umano" con la ricerca di carica batterica totale (conteggio delle colonie) a 22°C e 37° C, ricerca ed enumerazione di enterococchi, ricerca di Pseudomonas aeruginosa, ricerca ed enumerazione di coliformi totali (batteri coliformi a 37 °C) ed Escherichia coli, ricerca ed enumerazione di Clostridium perfringens. I parametri chimici effettuati sono stati le determinazioni degli anioni e dello ione ammonio per le acque potabili e ph, conducibilità, azoto nitrico e fosforo totale sulle acque di scarico.
“La crescita di questa Agenzia – ha scritto il Presidente dell’Arpacal, prof.ssa Marisa Fagà nel complimentarsi con i dirigenti e dipendenti dei laboratori interessati - passa strategicamente attraverso la qualificazione dei propri laboratori, ed il percorso di accreditamento avviato dal Commissario, al quale va il mio ringraziamento per l’impegno profuso, rappresenterà un punto di sicura forza per la nuova Arpacal che tutti noi, quotidianamente, stiamo contribuendo a costruire”. “La partecipazione di Arpacal a questi circuiti – ha commentato il Commissario dell’Arpacal, dr.ssa Sabrina Santagati - è un risultato molto importante, perché conferma l’impegno dell’Agenzia nel percorso intrapreso volto ad ottenere la certificazione UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, sul Sistema Qualità dei Laboratori di Prova, impiegata in tutto il mondo per conseguire l'accreditamento di prove e tarature da parte dei laboratori che se ne occupano”.