Dichiarazione di Ivan Mancuso su Fondazione Campanella

Catanzaro Attualità

"Per la Fondazione Campanella c’è una sola soluzione: la trasformazione della stessa in Ente di diritto pubblico. - Comunica una nota di Ivan Mancuso - Ecco perché il nostro movimento civico, composto soprattutto da giovani, condivide pienamente sia quanto stanno facendo in tal senso gli attuali vertici aziendali, sia la posizione del sindacato Ugl - comparto sanità che in più occasioni, tramite il segretario provinciale Vincenzo Ursini, si è apertamente schierato a sostegno del Polo Oncologico.

Continuare a definire la struttura “un mostro giuridico”, senza tener conto delle migliaia di prestazioni erogate sino ad oggi dalla Fondazione, vuol dire fare demagogia e abbandonare al loro destino circa 300 dipendenti, cosa che una città come la nostra non può assolutamente permettersi, ma soprattutto vuol dire togliere a centinaia di pazienti la possibilità di curarsi in loco, abbandonandoli al loro destino. Cosa che di fatto si tradurrà in un aumento dei cosiddetti “viaggi della speranza”. Né ci sembra che le altre strutture siano in grado di accogliere i pazienti attualmente assistiti dalla Fondazione, visto che ormai le liste di attesa, in questo delicato settore della sanità pubblica, sono diventate ovunque inaccettabili. - Continua - Il Movimento civico “Parliamone”, nato con l’intento di stimolare il dibattito politico su problematiche di grande interesse sociale, come disoccupazione giovanile, trasporti, scuola, sanità, ambiente, ma anche con l’obiettivo di dar voce alle tante imprese locali che si trovano ormai in grande difficoltà per i ritardi con cui gli Enti pubblici effettuano i pagamenti delle relative forniture, sarà quindi a fianco di tutti coloro che, indipendentemente dal colore politico che rappresentano, vorranno quotidianamente impegnarsi per il rinnovo effettivo della città al fine di garantire occupazione, possibilità di sviluppo e una gestione oculata della cosa pubblica. Il nostro è un movimento “in movimento”, insomma, al quale stanno giornalmente aderendo giovani professionisti, appartenenti a diversi schieramenti della politica catanzarese, che non si sentono più adeguatamente rappresentati da nessuno. Liberi, quindi, di dire la nostra in una città che spesso si occupa solo di cose futili e che nulla, di fatto, sta facendo per tentare di emarginare il degrado in cui è precipitata in questi ultimi anni.

La Fondazione Campanella va a nostro avviso difesa con ogni mezzo, se non altro per garantire ai lavoratori, quasi tutti con diversi mutui attivati e con uno stipendio intorno a 1.200 euro al mese, il sostegno di cui hanno bisogno in una situazione di crisi come quella attuale. Difendere questi dipendenti vuol dire difendere un principio sacrosanto di civiltà: il diritto di tutti ad avere un lavoro. Cosa che non ci pare stiano facendo con convinzione i nostri rappresentanti politici locali, di destra o di sinistra. - Conclude Mancuso - “Parliamone” supporterà questi lavoratori e sarà a fianco di quelle Istituzioni che porranno al primo punto dei loro programmi lo sviluppo di concrete azioni a sostegno dei giovani disoccupati o precari della città. Vogliamo quindi fatti non chiacchiere, perché di promesse non mantenute ne abbiamo sentite abbastanza."