Confartigianato: tracciabilità impossibile per piccole imprese

Crotone Attualità
Salvatore Lucà

In questi giorni, dopo l'approvazione da parte del CDM del decreto Salva Italia, ci sono pervenute in Associazione una miriade di lamentele ca. la situazione ad adempiere correttamente alla tracciabilità prevista nel decreto per tanti piccoli operatori economici, commercianti ed artigiani in misura quasi equanime. E' quanto sostiene il responsabile provinciale di Crotone di Confartigianato, Salvatore Lucà.

E' risaputo che Crotone e la sua Provincia detiene l'invidiabile record della provincia più protestata d'Italia con conseguenti chiusure a iosa di conti correnti bancari e similari. Una delle solite situazioni paradossali che si vivono nel Mezzogiorno d'Italia nel disinteresse generale.

Oggi, con gli adempimenti previsti sulla tracciabilità da 1000 Euro in su, una piccola imprese che, per un protesto o disguido qualsiasi, si ritrova forzatamente senza un conto corrente, come può continuare ad operare!

Come può un piccolo imprenditore protestato incassare o effettuare pagamenti inerenti alla propria attività da 1000 Euro in su se non c'è l'obbligo perentorio per il sistema finanziario ad accendergli da subito un conto corrente. Anche se al punto 4 dell'art 12 del decreto è previsto l'apertura del conto ad oggi rileviamo da parte degli istituti molta lentezza tanto per essere comprensivi.

Già questi piccoli imprenditori, alcune volte incappati ingiustamente in protesti a vario titolo, hanno fatto miracoli fino ad oggi a restare sul mercato operando solo ed esclusivamente per contanti, d'ora in avanti come faranno se il sistema bancario non sarà disponibile in tempi certi e celeri ad accendere i relativi conto correnti.

Per questi soggetti, già sfortunati per se stessi perchè deboli finanziariamente, se non si attiva d'urgenza quanto previsto dal punto 4 dell'art 12 sarà la fine di una speranza di ripresa e di un futuro migliore!

Chiediamo - conclude Lucà - un impegno generale per mettere nelle condizioni tutti questi soggetti ad adempiere ai loro doveri obbligando da subito il sistema finanziario preposto a concedere gli strumenti ottimali a questi piccoli operatori per poter rispettare, nelle condizioni ideali, quanto previsto dal Decreto Salva Italia.