L’arcivescovo di Catanzaro incontra i giovani detenuti
“Rialzarsi subito dopo la caduta”: questo il messaggio lanciato stamane da S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, durante la Santa Messa natalizia officiata presso l’Istituto Penale per i Minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro, davanti ai minorenni e giovani-adulti detenuti, unitamente al cappellano Don Antonio Bomenuto ed ai collaboratori del vescovo.
La cappella del minorile, oltre ai numerosi ragazzi, educatori, agenti di Polizia penitenziaria, volontari presenti, ha registrato la partecipazione di Angelo Meli, direttore del Centro Giustizia Minorile Calabria e Basilicata, Francesco Pellegrino, direttore dell’Istituto Penale Minorenni, dell’Ispettore Italo De Luca, vice-comandante di reparto della Polizia penitenziaria, e di Domenico Blasco, magistrato di sorveglianza.
Le parole del vescovo, corredate da alcune testimonianze di vita vissuta e da un linguaggio semplice ma penetrante, sono state ascoltate con silenzio reverenziale dai giovani detenuti, le cui vite in carcere, come affermato dallo stesso presule, devono essere caratterizzate dalla speranza e, soprattutto dal perdono, specie quando quest’ultimi provengono dal proprio cuore e dalla propria anima, punti di partenza ineludibili se ciascun minorenne detenuto intende costruirsi una nuova vita “dignitosa” e superare l’errore commesso. Il vescovo ha ripetuto più volte che la sua presenza, così come le sue parole, non sono legate ad adempimenti di routine, bensì al profondo convincimento di ogni azione, perchè se ogni cosa che si fa la si vive come esperienza nuova, ciò significa dare la giusta importanza a tutto ciò che accade nella propria vita.
Emozionante il momento in cui due giovani detenuti hanno ricevuto il sacramento della Prima Comunione, così come la consegna da parte di un detenuto di un manufatto natalizio realizzato per l’occasione come segno di augurio all’arcivescovo da parte di tutti i ragazzi di via Paglia, i quali, a loro volta, hanno ricevuto un omaggio personale e delle bontà culinarie da consumare durante il giorno di Natale ormai alle porte.