Sel Reggio su dismissione del patrimonio edilizio
"Le preoccupazioni espresse dal comitato Free home in merito agli sviluppi della dismissione del patrimonio edilizio del Comune di Reggio non possono che essere condivise e portate all’attenzione dell’opinione pubblica e di tutti quei soggetti politici, partitici e non, che aspirano a tutelare i cittadini da un’amministrazione della cosa pubblica caratterizzata dal pressappochismo, dall’arroganza e dalla sopraffazione. - Comunica una nota stampa del Sel, circolo "Vincenzo De Angelis" di Reggio - Avevamo chiesto ai rappresentanti del Governo cittadino di prorogare i termini previsti dal bando per mettere a fuoco alcuni aspetti della vicenda ed apportare i necessari correttivi, al fine di arrivare ad una vendita degli alloggi che lasciasse tranquilli gli acquirenti e anche gli assegnatari che non si fossero resi disponibili all’acquisto.
Il fatto di voler alienare unità immobiliari non accatastate, con abusi edilizi non sanati e in certi casi non sanabili, a prezzi non preventivamente fissati per ciascuna unità, con modalità di pagamento e di accesso al credito bancario incerte, non era certamente un buon viatico per un’operazione di per sè condivisibile ma attuata con un un dilettantismo sconcertante.
L’unica molla che ha mosso e muove l’Amministrazione comunale, in questa come in altre questioni, è la necessità di fare cassa. Ma anche su questo aspetto sono intervenute parole chiare e valutazioni ineludibili, perchè non è permesso dalla legge impiegare i proventi della vendita del patrimonio edilizio se non per investimenti nello stesso settore.
Ora, noi vogliamo lanciare un allarme, anche se sappiamo che saremo tacciati di fare allarmismo e terrorismo politico.
I cittadini di Reggio Calabria stiano bene attenti ad affidare i propri risparmi a soggetti che hanno dimostrato, nei fatti, di dilapidare le risorse pubbliche senza alcun ritegno e senza alcun rispetto per i sacrifici che molti fanno per condurre un’esistenza dignitosa. - Continua la nota - Questi signori, gli stessi che hanno ridotto al lastrico la città di Reggio, chiedono ai Reggini di pagare un’addizionale Irpef maggiore, di versare l’obolo dell’accisa Enel, di pagare il doppio per i parcheggi e per i biglietti dell’autobus.
Allo stesso modo e con lo stesso metodo predatorio stanno chiedendo agli assegnatari di versare cifre consistenti per acquistare l’alloggio nel quale vivono, senza dare in cambio alcuna garanzia circa la sicurezza del loro investimento!
Su questo nessuno slogan o promessa possono essere accettati. Con gli slogan, le promesse, i paroloni in lingue a costoro spesso sconosciute, hanno prodotto danni inimmaginabili e difficilmente riparabili.
Da questi signori nessuno si dovrebbe azzardare ad acquistare una macchina usata di poche migliaia di euro.
Noi chiediamo di stoppare questo marchingegno per non creare ulteriori problemi e contenziosi, dai quali gli interessati uscirebbero più poveri e senza la certezza di un alloggio di proprietà. - Conclude la nota - Si impone una fase di riflessione, utile all’Amministrazione e ai cittadini interessati."