Pacenza propone la formazione di una Commissione tecnica diabetologica
“La formazione della commissione tecnica diabetologica regionale è divenuta indispensabile per definire i criteri di acquisizione dei presidi per la cura del diabete in Calabria, garantendo equità di accesso ed ottimizzazione delle cure ai pazienti”. Questa la proposta formulata dal presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, intervenendo alla tavola rotonda su “Innovazione strumentale tecnologica e costi in diabetologia: come risolvere gli aspetti economici”, organizzata dall’Università degli studi “Magna Græcia” di Catanzaro in collaborazione con Roche.
L’importante convegno si è svolto lo scorso venerdì (16 dicembre), presso il Campus Universitario di Germaneto e vi hanno preso parte tutte le figure professionali impegnate nella cura del diabete: operatori sanitari, rappresentanti delle ASP calabresi e dell’industria. Da segnalare, in particolare, la presenza del direttore dell’Unità operativa Malattie del metabolismo Agostino Gnasso (promotore dell’incontro); dei presidenti regionali: della Società italiana di Diabetologia rappresentata dal dottor Giuseppe Crispino; dell’Associazione medici diabetologi col dottor Luigi Puccio; della Società italiana di Endocrinologia e diabetologia pediatrica per cui è intervenuto il dottor Franco Mammì; di Assobiomedica per voce della dottoressa Maria Grazia Bellotti; e del direttore generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso. La finalità dell’incontro voluto dall’Università degli studi “Magna Græcia” è stato quello di promuovere un confronto attivo, finalizzato a risolvere la disomogeneità territoriali nell’erogazione dei microinfusori per insulina e dei dispositivi per la misurazione in continuo della glicemia.
Tutti i partecipanti hanno sottolineato l’importanza dei presidi innovativi nella cura del diabete, nel miglioramento della qualità di vita, nella riduzione delle complicanze e nel miglioramento della gestione della malattia. “La necessità di riorganizzare la rete diabetologica calabrese – ha sottolineato ancora l’onorevole Pacenza nel corso del suo intervento – è dettato dalle accresciute esigenze di una regione dove l'incidenza del diabete colpisce circa il 6,5% della popolazione. In questo contesto la classe politica si deve rendere disponibile, seppur con le limitazioni imposte dal piano di rientro, a trovare le soluzioni migliori per affrontare quella che può essere definita una vera e propria pandemia. Il sottoscritto per le sue specifiche competenze (sono medico diabetologo) s’impegnerà per essere punto d' incontro tra le istituzioni regionali ed il mondo scientifico per cercare di allineare la diabetologia calabrese alle altre realtà regionali”.