Cosenza: auguri di fine anno e saluti sino-calabresi a Palazzo dei Bruzi
“Ni chi fan le ma?”
Basterebbe questa frase di saluto per evidenziare l’affinità culturale - per alcuni del tutto insospettata - che esiste tra Cina e Calabria. Significa: “Hai mangiato?”.
La dice il cinese che incontra l’amico per strada, così come qui non si stancano di ripeterla –sottolinea il Sindaco Occhiuto- le mamme ai propri figli.
Ed è, questa, solo la più pittoresca delle molte,interessanti note consegnate dal sinologo di fama internazionale prof. Francesco Sisci ai taccuini dei giornalisti invitati a Palazzo dei Bruzi da Mario Occhiuto per gli auguri di fine anno.
Sisci, amico personale del Sindaco da oltre un decennio ed ospite d’onore della mattinata, è anch’egli giornalista oltre che scrittore e qualificato studioso di cose cinesi. Anche al suo operato si devono i proficui rapporti collaborativi tra la nostra nazione e la Cina, soprattutto in materia ambientale.
Originario di Villapiana, il prof. Sisci, sposato in Cina dove da tempo vive, è in Calabria per un ritorno alle origini dai significati non esclusivamente personali.
Non dimenticano, infatti, nè il Sindaco nè il suo ospite, quello che fu il ruolo dell’Università della Calabria quando negli anni ’70 era l’unico ateneo italiano ad accogliere giovani cinesi, i quali arrivarono numerosi per studiare l’italiano. Molti di loro al ritorno in patria sono diventati qualificati professionisti, personalità politiche e militari.
“L’Unical -ha detto il Sindaco- ha avuto in tutti questi anni un grande ruolo diventando l’università italiana con il maggior numero di ragazzi cinesi, i quali qui si sono trovati e si trovano benissimo anche in virtù delle somiglianze che esistono tra la loro cultura e la nostra. Questi rapporti vanno ripresi, intensificati anche pensando al futuro dei nostri giovani.”
Concetto ribadito da Sisci.
“La Cina – ha detto- pur lontanissima geograficamente è molto vicina quanto a mentalità, valori, modo di pensare dei calabresi. I cinesi-cosentini, i ragazzi che hanno studiato qui, hanno stabilito un legame forte con Cosenza e l’Italia, legame che può essere trasformato in occasione di crescita, investimenti, rilancio della città.”
In questo momento di crisi per l’Italia e l’Europa, dunque, secondo l’esperto sinologo, lo Stato più vasto dell’Asia orientale e seconda potenza economica al mondo potrebbe dare un decisivo contributo al rilancio dell’economia occidentale e potrebbe farlo creando un punto di leva proprio a Cosenza, in virtù dell’esperienza di accoglienza maturata.
I prossimi mesi daranno conto di quanto si potrà realizzare in proposito.
Intanto, il prof. Sisci ha preannunciato l’arrivo in città, nella prossima primavera, del prof. Guy Alitto, noto studioso di storia cinese, considerato sia in America che in Cina il più qualificato riscopritore delle teorie di Confucio. Il prof. Alitto, italo-americano i cui nonni erano originari di Castiglione cosentino, dopo alcuni colloqui con lo stesso Sisci, ha infatti maturato l’intenzione di approfondire la conoscenza delle proprie radici e sarà seguito da una troupe televisiva che documenterà il suo viaggio.
L’incontro di questa mattina in Comune si è concluso con la consegna da parte del Sindaco di targhe raffiguranti lo stemma della città e il filosofo Telesio.
Un brindisi con i giornalisti presenti ha accompagnato lo scambio di auguri per un 2012 felice per ciascuno e per la città nel suo complesso.